Connect with us

Cronaca

MILANO: ALT DEL TRIBUNALE ALL'APP " UBER POP"

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti La magistratura ha accolto il ricorso dei tassisti contro la app di Ncc targata Uber, determinando lo stop dell'attività su tutto il territorio nazionale

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

di Matteo La Stella

Milano- La magistratura ha accolto il ricorso dei tassisti contro la app di Ncc targata Uber, determinando lo stop dell'attività su tutto il territorio nazionale. La multinazionale americana , che manterrà ancora attivo il servizio “UberPop” per le prossime due settimane, dichiara che farà appello contro il blocco disposto oggi dal Giudice Milanese.


Il servizio messo in campo da Uber, che consente di diventare “tassisti” se provvisti di automobile e di una patente di guida da almeno 3 anni, era già stato condannato a più riprese dalla categoria dei tassisti che aveva mosso ricorso nei suoi confronti già in aprile. Secondo la categoria il servizio doveva essere: “ Bloccato in tutta Italia”, perchè: “concorrenza sleale” e una: “"violazione della disciplina amministrativa che regola il settore taxi e il trasporto pubblico non di linea".
Pertanto, il giudice Claudio Marangoni della sezione specializzata imprese, oggi ha accolto il ricorso, disponendo con un provvedimento cautelare il blocco di UberPop, fermo con le 4 frecce su tutto il territorio nazionale perchè bloccato da un'inibitoria della prestazione di servizio.


Da Milano, il comune fa sapere che sono 80 le auto sequestrate durante l'anno trascorso dalla comparsa di Uber, all'ombra del Duomo. La multinazionale dunque, già condannata in seguito alla protesta dei tassisti dall'allora Ministro dei trasporti Maurizio Lupi, che l'aveva definita “fuorilegge”, rifacendosi alla legge del 2008, secondo cui non ci si può improvvisare conducente senza licenze o assicurazioni, si dice pronta a fare appello contro l'ordinanza del Tribunale civile di Milano. “Siamo ovviamente molto dispiaciuti dalla decisione presa oggi su UberPop, una decisione che rispettiamo ma non comprendiamo”.Lo afferma Zak De Kievit, capo legale di Uber Europa, sottolineando che per le prossime due settimane il servizio UberPop sarà ancora attivo lungo le strade del Bel Paese. Il legale continua: “Ora faremo appello per evitare che centinaia di migliaia di cittadini italiani siano privati di una soluzione sicura, affidabile ed economica per muoversi nelle loro città. Intanto in Italia oggi continua ad operare UberBlack “. Poi, De Kievit mette in evidenza come la preoccupazione più grande dell'azienda sarebbe la perdita che la stessa procurerebbe alle tasche dei numerosi driver italiani, prima di ricordare l'affermazione della commissione europea, che ha chiesto: “equità, proporzionalità e nessuna discriminazione”, nella regolamentazione dei servizi tecnologici e innovativi come è Uber.


Sulla vicenda si è espresso anche il leader del Carroccio Matteo Salvini che, a fronte della notizia in merito al ricorso andato in porto ha dichiarato: “Ben venga questa sentenza: facciamo fare il lavoro del tassista a chi lo sa fare”. Il leader leghista ci ha anche tenuto a far sapere che la Lega ha: “ Sempre sostenuto e difeso uno dei lavori più difficili, più duri, più pericolosi del mondo, che e' quello dei tassisti”, prima di chiudere affermando che: “A parità di diritti e di doveri la concorrenza deve essere leale e non sleale. C'e' gente che ha pagato delle licenze e che rischia la sua incolumità non protetta”

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Milano, droga agganciata con calamite sotto l’auto: arrestato un 27enne dopo inseguimento [VIDEO]

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

La Polizia di Stato ieri pomeriggio a Milano ha arrestato un cittadino marocchino di 27 anni, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli agenti del Commissariato Mecenate, verso le ore 13, nel corso di uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di droga, hanno intensificato l’attività di osservazione e controllo all’interno del Quartiere Ponte Lambro e viale Ungheria dove hanno notato una vettura utilitaria parcheggiata a bordo strada con un uomo in piedi che parlava con il conducente seduto a bordo della stessa.

Una volta avvicinatisi con la vettura civetta, i poliziotti hanno richiesto l’ausilio di una volante perché la vettura attenzionata, risultata intestata a una società di leasing, aveva ripreso la marcia a velocità sostenuta in direzione di via Mecenate.

Ne è nato un inseguimento fino a via Garavaglia, strada senza uscita, dove il conducente è sceso scappando lungo le vie Forlanini, Barigozzi e Via Cossa dove, entrato in un giardino condominiale, è stato preso e sottoposto a controllo: all’ingresso di via Garavaglia, a bordo strada, i poliziotti hanno rinvenuto un involucro in plastica bianco elettrosaldato a palloncino contenente grammi 1,2 di cocaina e, all’interno della vettura che lì aveva abbandonato, una banconota da 50€ nel vano portaoggetti e, sotto la scocca, due scatole in acciaio di caramelle, agganciate mediante alcune calamite, al cui interno vi erano dieci involucri contenenti 10 grammi circa di cocaina.

L’uomo è stato arrestato e posto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa di essere giudicato per direttissima.

Continua a leggere

Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, aggressione omofoba in via della Pisana: il racconto di una delle vittime

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

“Mercoledì esco assieme ad un amico. Una serata in allegria ci salutiamo e, come il solito, tra amici ci diamo un bacio e da li è iniziata l’aggressione”.
È l’inizio del triste racconto di Gianluca che mercoledì a Roma è stato vittima, assieme ad un amico, di un attacco omofobo da parte di alcuni ragazzi di nazionalità egiziana al grido:
“Questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare”.

Non siamo nella periferia della capitale ma in via della Pisana, un quartiere che di certo rappresenta quella che comunemente è definita “Roma bene”.

Una serata davvero da dimenticare per Gianluca ed il suo amico che al di là dell’aggressione verbale vengono colpiti da bottiglie di vetro scagliate con l’intento di fare davvero male ma per fortuna senza troppi danni fisici: “il mio amico, ci dice, il giorno dopo si è trovato le gambe graffiate per i vetri”.

Una vera aggressione squadrista che dimostra, ancora una volta, la troppa insicurezza che percorre la Capitale: “abbiamo sentito un rumore metallico … ci stavano lanciando bottiglie di vetro che poi hanno raggiunto dei segnali stradali quindi ci siamo trovati i vetri addosso, aggiunge Gianluca , e poi in gruppo sono venuti verso di noi urlando”.

Gianluca ed il suo amico hanno sporto denuncia ai Carabinieri perché, ci dice “Queste aggressioni debbono terminare”. E poi aggiunge: “Debbo davvero ringraziare la disponibilità delle forze dell’ordine perché dopo l’aggressione verbale ci siamo immediatamente diretti presso la caserma. Abbiamo raccontato quello che è successo e subito una pattuglia è intervenuta sul posto identificando il gruppo”.

“Addirittura, prosegue, sono stati così cortesi che si sono pure offerti di riaccompagnarci a casa perché la paura che avevamo quel momento era davvero tanta”.

A quanto ci racconta i carabinieri conoscono gli aggressori, già schedati per alcuni precedenti, e, a quanto ci è dato a sapere, delinquenti abituali ma purtroppo, come succede in molte zone della Capitale “non c’erano telecamere”, aggiunge Andrea.

Lo sgomento è tanto perché avviene in una delle zone più tranquille della Capitale ed Gianluca, che vive da tempo a Roma, ci dice con molta tristezza negli occhi che non si era mai trovato in una situazione del genere e la paura ormai lo attanaglia.

Davvero esemplare il comportamento degli uomini dell’Arma dei Carabinieri che dimostrano, ancora una volta, il loro alto senso istituzionale ed umano.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti