Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
di Angelo Barraco
Michele Santoro torna in Rai con un programma tutto nuovo che si chiama “Italia”, ispirato al nome del dirigibile progettato dal generale Umberto Nobile per raggiungere il Polo Nord nel 1928. E proprio come una lunga traversata, si appresta ad approdare sui grandi schermi di una rete che ritiene di non aver mai abbandonato poiché si definisce una “Creatura Rai”. Saranno quattro puntate su Rai2, non si tratterà di un appuntamento settimanale ma si un format con serate evento: la prima di esse andrà in onda mercoledì 5 ottobre, il 15 dicembre invece la seconda. La tv odierna è ormai è catalizzata in un processo di involuzione che mira allo share meno che alla qualità. Un contenitore che trasuda un’informazione data ai cittadini attraverso il contagocce mediante la fruizione di programmi che dosano ogni sillaba per non danneggiare nessuno, dove l’opinione e i problemi sociali concreti diventano un’opzione e l’interesse invece è puntato sul pubblico di massa che mestamente assimila disinformazione e scarti di una tv priva di oggettivi elementi di intrattenimenti e priva di limiti di demarcazione etico e morale. Eppure l’articolo 21 della costituzione italiana comma due recita: “La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. Santoro pensa che “la tv ormai e' a pezzi” e che “il servizio pubblico e' l'unico soggetto che può avere come missione la ricerca del senso”. Inoltre puntualizza che la creatività “Ha bisogno di disordine e se riusciremo a portarne anche un'ombra sara' un'impresa fruttuosa”. L’esordio avrà come titolo “Tutti ricchi (per una notte)”, titolo che rimarca l’omonima puntata di “Sciuscia”, suo storico programma che descrisse l’ideologia di Berlusconi. Sarà trasmesso in reportage svolto tra Ibiza e Dubai con un taglio cinematografico, in studio ci saranno ospiti come Flavio Briatore, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Santoro ha voluto precisare: “Non e' nostra intenzione creare l'effetto cineforum. Vogliamo proseguire il racconto in studio con altri mezzi". Secondo il giornalista il talk show non è morto ma “si e' logorato un certo modo di fare approfondimento, parlare di un nuovo editto bulgaro e' una sciocchezza”. Vuole distinguersi dagli altri palinsesti televisivi e non ospiterà Matteo Renzi, piuttosto gli piacerebbe mettere in una stanza Beppe Grillo e Renzi in uno show chiamato “La soluzione” e immortalare il finale. Ha rivolto anche delle frecciatine al suo ex editore Umberto Cairo: “Il servizio pubblico e' mettere il potere alla prova” sottolineando che preferisce che sia la Rai a farlo piuttosto che La7 perché “dopo aver preso i soldi di Telecom per fare programmi che non ha mai fatto, vuole anche il canone, per poi comprare Repubblica, dopo il Corriere”. Il dg Rai Antonio Campo Dall’Orto commenta così il ritorno di Michele Santoro: “Sono contento che dentro 'Italia' ci sia l'idea di viaggio. Spero che sia un viaggio in cui Santoro ritorna a dare una mano al percorso del servizio pubblico, che vuole rinnovarsi. Santoro e' un privilegio per Rai2 e' un professionista di grandissima esperienza che ha ancora voglia di provare strade nuove”. Ma non finisce qui la collaborazione tra Santoro e Rai2 poiché dopo “Italia” ci sarà un programma a due puntate intitolato “M” in cui “cerchera' di fondere tv, cinema e inchiesta giornalistica”. Verranno riproposte cinque puntate tratte dall’acclamatissimo “Sciuscia” dal 10 novembre, con un commento introduttivo di Michele Santoro. Si apprende inoltre che salta la collaborazione con Bianca Berlinguer. Santoro riferisce a tal propostito: “Se lei avesse avuto bisogno di un architetto, le avrei potuto dare una mano disegnando la casa. Ma vuole farlo lei il programma, allora e' giusto che si misuri con questa nuova avventura. Nessun divorzio, siamo amici come prima”.
Correlati