Mezzaroma lancia una sfida alla malapolitica: “Se ci tieni all’Italia, datti da fare”

L’ex parlamentare europeo promuove una proposta di legge per tagliare 500 miliardi di sprechi

In un momento di crescente preoccupazione per il futuro economico dell’Italia, l’architetto Roberto Mezzaroma, imprenditore e ex parlamentare europeo, ha lanciato un appello che sta facendo discutere: “Se ci tieni all’Italia, datti da fare.” Con queste parole, Mezzaroma ha dato il via a una mobilitazione nazionale ambiziosa, mirando a raccogliere 50.000 firme entro il 31 ottobre a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare.

L’obiettivo dichiarato è audace: tagliare 500 miliardi di euro di sprechi e malapolitica. “I cittadini si devono battere per il futuro dei loro figli,” ha affermato Mezzaroma, aggiungendo con passione, “Diamo loro un paese sicuro che può dargli risposte adeguate alla loro voglia di futuro.”

Come promotore del Comitato Stiamo Uniti, Mezzaroma non ha risparmiato critiche ai partiti politici tradizionali: “Non gli conviene sostenere la nostra iniziativa e lo fanno perché ci temono. Si tengono a galla usando il nostro denaro e il nostro futuro.” Ha poi puntato il dito contro quella che definisce “malapolitica”, ritenendola responsabile del debito pubblico italiano che sfiora i 3.000 miliardi di euro.

Il timing dell’iniziativa non è casuale. L’Unione Europea ha recentemente espresso preoccupazioni per il mancato aumento del PIL italiano, previsto all’1%. Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha già ventilato la possibilità di “sacrifici per tutti” in assenza di crescita economica.

Tra le proposte chiave del Comitato Stiamo Uniti spicca la cartolarizzazione concordata dei crediti tributari non riscossi, che ammontano a oltre 1.200 miliardi di euro. Mezzaroma spiega: “Si tratta di un salvadanaio inutilizzabile. Tuttavia, se fosse cartolarizzato, porterebbe IMMEDIATAMENTE oltre 200 miliardi di liquidità alle stitiche casse statali.”

L’appello di Mezzaroma si rivolge direttamente ai cittadini italiani, invitandoli a partecipare attivamente alla raccolta firme. L’ex parlamentare sottolinea l’importanza del coinvolgimento diretto nella lotta contro la malapolitica, con l’obiettivo di costruire “un’Italia meno povera e con più giovani desiderosi ed orgogliosi di viverci.”

Mentre l’iniziativa sta guadagnando attenzione, resta da vedere se riuscirà a raggiungere l’ambizioso obiettivo delle 50.000 firme entro la fine di ottobre. Ciò che è certo è che il dibattito su sprechi, debito pubblico e futuro economico dell’Italia è più acceso che mai, con i cittadini chiamati a giocare un ruolo attivo nel processo di cambiamento.