Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
Il movimento Stamina Italia, oggi domenica 30 novembre a Mestre, in Piazzetta Coin, dalle 10.30 alle 18.30 e sarà un’occasione per sostenere le famiglie che da mesi lottano per poter curare i propri figli col metodo Stamina, ma soprattutto per sentire la loro testimonianza diretta (con i documenti medici) e far conoscere a nuove e più persone la verità su questo tema così delicato
di Cinzia Marchegiani
Gli intrecci e i misteri che avvolgono il caso Stamina sono finiti in una bolla di sapone? Non è proprio così anzi, la vera storia inizia adesso. Con il processo in corso, se il Pubblico Ministero vuole dimostrare una verità occorrerà accertare anche la giungla dei misteri creatasi da una sperimentazione dapprima con una legge approvata all’unanimità… nonostante vi fosse già un’inchiesta su Davide Vannoni e poi ci sono voluti ben tre, dico tre nomine di Comitati scientifici per dire che il presunto metodo stamina non ha evidenze scientifiche (non era questo il compito che dovevano svolgere) e infine con una senatrice inserita nella Commissione Igiene e Saniutà che organizza incontri e convegni, senza alcun confronto scientifico spiegando a chi in realtà di scienza e cellule staminale non sa neanche dove alberghi nella loro quotidianità…insomma un pour parler….In questa direzione vogliono entrare i veri attori di questa strana e nebulosa storia, i bambini sottoposti alle infusioni in un ospedale pubblico, autorizzati da una legge e da sentenze di giudici che al di là dell’evidenza scientifica, hanno imposto la prosecuzione di terapie che sono state le uniche che hanno migliorato la qualità della vita, per chi la scienza e il governo non è capace a dare….speranza! Questa domenica 30 novembre a Mestre in Piazzetta Coin, dalle 10.30 alle 18.30 continua la terza tappa del tour Movimento Stamina, con un titolo che rappresenta la speranza cui vogliono avere queste famiglie:” Coloriamo l’Italia di speranza”, un’occasione per sostenere le famiglie che da mesi lottano per poter curare i propri figli col metodo Stamina, far sentire la loro testimonianza diretta e far conoscere a nuove e più persone la verità su questo tema così delicato. Ci saranno gadget, magliette, braccialetti, e tanti oggetti carini ideali come piccoli regali, anche in vista del vicino Natale, per sostenere con un piccolo gesto il Movimento (un’associazione apolitica e apartitica, formata da volontari di tutt’Italia, per aiutare concretamente le famiglie dei malati in cura con Stamina o di quelli in lista d’attesa, anche contribuendo per le varie azioni legali di questi mesi). Durante tutta la giornata ci sarà l’intrattenimento per i bambini, che potranno disegnare e giocare con noi con tanti palloncini colorati, anche a forma di animali e oggetti a scelta, col ballon art, inoltre ci sarà la truccabimbi e tante cose buone, dolci e salate, da mangiare a tutte le ore!"
Saranno presenti i genitori di Celeste Carrer, la prima bimba in cura con Stamina, che potranno raccontare i miglioramenti che ha avuto la piccola di Tessera, pur avendo una patologia neurodegenerativa molto grave, inoltre daremo voce anche a chi non ha potuto accedere alle cure, e ai malati che vorranno portare la loro testimonianza di un diritto che viene negato. L’incontro è rivolto a tutti… Chiedono di sentire direttamente dai diretti interessati una verità anche troppo manipolata e soprattutto sollevare la battaglia che non si è arresa, della difesa del diritto alla libertà di cura, per coloro cui questa società è capace solo a dire no e a proprorre una eutanasia passiva.
Il neurologo Marcello Villanova, che dirige da circa 14 anni è nata un’unità di “Riabilitazione e Recupero Malattie Neuromuscolari”presso l’ospedale privato accreditato Nigrisoli di Bologna che assieme al dottor Bach aveva visitato e Celeste Carrer e studiato il suo percorso dopo le infusioni, da troppo tempo chiede un confronto scientifico serio, e con una nota amara scatta una fotografia che sembrerebbe anacronista per i tempi moderni in cui stiamo vivendo:”E' da qualche tempo che non c'è giorno che passi che non esca un articolo di qualche "scienziato" e/o affine al campo scientifico che non denigri i giudici che hanno autorizzato le infusioni di Brescia e/o plaude al comportamento della scienza italiana. Lo trovo straordinario, riescono a dire tantissime cose senza avere un minimo dato scientifico concreto nelle proprie mani, senza avere una sola briciola di verità scientifica della vicenda; verità, tra l'altro, mai ricercata. Posso capire un magistrato che si occupa di penale che ipotizzi qualche reato nel comportamento di singole persone, ma non posso assolutamente comprendere come queste persone cosiddette di scienza o affini possano tutti i giorni insultare la dignità di famiglie e bambini affetti da gravissime malattie senza avere un minimo di conoscenza concreta di ciò che è accaduto. Io posso solo dire, avendo avuto conoscenza diretta dei dati scientifici emersi in alcuni di essi, che molti giudici del lavoro hanno svolto un lavoro straordinario di verità, le loro decisioni in senso positivo sono avvenute grazie ad una presa di coscienza diretta della documentazione clinica in possesso dei genitori. Molti bambini li ringraziano, forse senza di loro il loro presente sarebbe stato molto diverso, qualora ci fosse stato.”
Che dire carissimo dr Villanova, agli occhi di chi vede il dolore e il corraggio, ancora dopo questa prova di forza tra istituzioni e famiglie colpite da una malattia neurodegenerativa, è davvero umiliante per questo paese continuare a dover leggere queste prese di posizione, un paese che ha dato i natali a Galileo Galei, i suoi scritti erano stati messi nell'indice dei libri proibiti, un elenco di pubblicazioni proibite dalla Chiesa cattolica, creato nel 1558 per opera della Congregazione della sacra romana e universale Inquisizione. Galilei, padre del Metodo Scientifico, un italiano che ha reso servizio al mondo con il suo talento, la sua genialità ma soprattutto la sua forza di contrastare un abominio nei suoi confronti. La cosa più bella che uno scienziato può e deve mettere a disposizione, non verdetti e giudizi, ma semplicemente STUDIO e OSSERVAZIONE. Uno scienziato non è un giudice ma un semplice servo della scienza, guidato dalla passione per la verità…Oggi chi può a Mestre c’è l’occasione per capire, e dare solidarietà a chi non combatte contro solo una grave malattia, ma soprattutto contro un sistema che divora chi chiede trasparenza e onesta intellettuale e il diritto di curarsi con un metodo che finora ha dato solo speranza.
Correlati