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di Angelo Barraco
L’Aquila – C’è una nuova perizia che potrebbe riaprire il caso di Melania Rea e della sua tragica e misteriosa scomparsa. Salvatore Parolisi, marito della donna ed ex caporale è stato condannato in appello a 30 anni per aver ucciso la moglie con 35 coltellate il 18 aprile 2011. Ma potrebbe esserci un elemento che potrebbe scagionarlo, come riferiscono i suoi legali. Nei pressi del chiosco di Casermette di Civitella del Tronto (Teramo), vicino al cadavere, fu trovata ed isolata l’impronta di una scarpa insanguinata. La Corte d’Appello de L’Aquila ha ritenuto di non dover dare troppa importanza a tale impronta in quanto risulta impossibile risalire al modello di scarpe indossato da Parolisi il giorno del delitto.
La perizia si sta concentrando sull’analisi del reperto. Si tratterebbe di un’impronta non superiore al numero 40. Parolisi calza la 43 e secondo tale dettaglio l’esclusione di Parolisi sarebbe ovvia.
Parolisi continua a ribadire che quell’impronte non è la sua, quell’impronte, tra l’altro, non è riconducibile a calzature indossate da Melania, né da altri soggetti che successivamente hanno transitato sulla scena del delitto.
Vi Terremo aggiornati su eventuali approfondimenti.
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