Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
di Matteo La Stella
Roma – Lo hanno scoperto le autorità, al confine tra Svizzera e Italia, mentre cercava di introdurre nel paese 2,5 chili d'oro non dichiarato. L'uomo, un medico romano di origini egiziane, ha preso un treno che, dalla stazione Internazionale di Chiasso, lo avrebbe portato con il suo bottino nella città di Milano.
Ma così non è stato. Al professionista, intercettato dalla Guardia di Finanza del Gruppo Ponte Chiasso e dai funzionari doganali, è stato domandato se stesse trasportando merce o valori. Il medico, per tutta risposta, ha annunciato di non dover dichiarare alcunché. L'uomo visibilmente nervoso ha insospettito le fiamme gialle e i doganieri che hanno deciso di metterlo alle strette operando su di lui un controllo.
Gli addetti ai lavori della dogana hanno aperto così la borsa a tracolla che il medico portava con sé rinvenendo al suo interno un intero stock del prezioso metallo. Sull'oro, suddiviso in 25 lingotti dal peso di 100 grammi l'uno, era impressa la sigla “Credit Suiss”. L'ingente quantitativo di metallo prezioso, del valore di 90mila euro circa, è stato sequestrato. L'uomo invece è stato denunciato per contrabbando.
Correlati