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Cronaca

MATTEO MESSINA DENARO: SI STRINGE IL CERCHIO ATTORNO AL SUPERLATITANTE

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Tempo di lettura < 1 minutoSono stati confiscati beni per 600.000 euro a Gaspare Como, cognato del boss

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di Andrea Li Causi

Trapani – Il cerchio intorno al superlatitante Matteo Messina Denaro si stringe sempre di più, il boss è stato privato in precedenti operazioni della sua famiglia che è stata messa dietro le sbarre e pochi giorni fa è toccato ad 11 suoi fidatissimi fiancheggiatori che hanno favorito la latitanza del superboss di Cosa Nostra. Ricordiamo inoltre che l’operazione che ha portato all’arresto degli undici fedelissimi fiancheggiatori è stata eseguita dalle Mobili di Palermo e Trapani con il coordinamento dello Sco e la partecipazione del Ros dei Carabinieri. I fedelissimi di Matteo Messina Denaro sono:  Giovanni Loretta, 42 anni, Leonardo Agueci, 27 anni, Pietro Giambalvo 77 anni, Vincenzo Giambalvo 38 anni, Giovanni Scimonelli 48 anni, Vito Gondola 77 anni, Giovanni Mattarella 49 anni, Michele Terranova 45 anni, Sergio Giglio 46 anni, Michele Gucciardi 61 anni e Ugo Di Leonardo, 73 anni.

Ma la rete si stringe sempre di più e il boss è sempre più braccato e solo, oggi è stata compiuta un’altra operazione che ha cagionato gli interessi del boss, sono stati confiscati beni per 600.000 euro a Gaspare Como, cognato del boss. Como è un commerciante di Castelvetrano ed è pregiudicato per associazione a delinquere ed estorsione ed è ai domiciliari per indagini antimafia. Per l’uomo è stata disposta la sorveglianza speciale e obbligo di residenza per 4 anni nel comune di residenza. La confisca riguarda imprese, beni mobili e immobili e autovetture.