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Cronaca

MATTEO MESSINA DENARO: IL BOSS SPOPOLA SUI SOCIAL

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Tempo di lettura 2 minutiUn fenomeno da 1.268 sostenitori. Ma dove sono finiti gli insegnamenti di Falcone, Borsellino, Impastato e tutti i caduti?

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di Angelo Barraco
 
Castelvetrano – Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato, sono alcuni nomi di soggetti che in prima persona hanno affrontato il fenomeno mafioso radicato in Sicilia, hanno lottato questo male incurabile che affligge l’isola, ci hanno messo la faccia, hanno urlato no alla mafia e sono stati ammazzati. Paolo Borsellino diceva: “La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”. Ma c’è una frase di Borsellino che è l’emblema del discorso che stiamo per introdurre, ovvero “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”. E nell’era post stragi, quando le coscienze dovrebbero maturare un certo distacco verso la mentalità arcaica, quando si dovrebbe prendere coscienza del lavoro svolto da coloro che sono caduti combattendo contro la mafia, che succede? “Buon Anno 2016 ‪#‎By‬ Matteo Messina Denaro "L'ultimo Padrino di Cosa Nostra", si proprio così, esiste una pagina facebook con 1268 seguaci che si chiama “Matteo Messina Denaro – L’ultimo Padrino di Cosa Nostra”, dove il primo gennaio del 2016 alle 16.19 è stata pubblicata una foto del superlatitante con su scritto “Matteo Messina Denaro Happy New Year 2016”. A firma Matteo Messina Denaro – L’ultimo Padrino di Cosa Nostra appare il messaggio “Ancora una volta ho stappato bottiglie di (Champagne) A fiume. Buon anno a tutti gli (Amici) tranne che gli "INFAMI". Ah dimenticavo: Faccio il mio carissimo augurio di buon anno allo stato italiano con un messaggio: "MORTE A VOI E SALUTE A MIA". Molti sono i soggetti che ricambiano gli auguri come se parlassero direttamente con il boss. Ma dove sono finiti gli insegnamenti di Falcone, Borsellino, Impastato e tutti i caduti? Nella pagina c’è anche chi sottolinea l’indecenza e l’offesa alla memoria ai servitori dello Stato. “Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”, Giovanni Falcone.