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Cronaca

MATTEO MESSINA DENARO: A CASTELVETRANO ANNULLATO IL MEMORIAL PER IL FIGLIOCCIO DEL SUPER BOSS

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Tempo di lettura 2 minutiForte risultava inoltre coinvolto in diverse indagini di mafia ed era ritenuto dagli inquirenti un uomo d’onore della temuta famiglia mafiosa di Castelvetrano

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di Andrea Li Causi
 
Castelvetrano (TP)– L’Amministrazione Comunale di Castelvetrano ha annullato la partita tra Marsala e Folgore in memoria di Paolo Forte, amico intimo e figlioccio del superboss Matteo Messina Denaro. Il Sindaco di Castelvetrano, Felice Errante, scrive in un comunicato che è fortemente indignato per la campagna mediatica che si è scatenata per una infelice scelta operata dalla società di intestare un memorial a Paolo Forte e scrive nel comunicato: “In ordine alla partita di calcio che la società Folgore avrebbe dovuto disputare giovedì con il Marsala, ho chiesto ed ottenuto dal presidente Gaspare Raineri l'annullamento dell'incontro. – aggiunge che- di fronte al nostro impegno quotidiano ed alla battaglia in favore dell’affermazione della legalità che la mia comunità, continua a portare avanti con sacrificio, pretendo un maggiore rispetto da parte degli organi di informazione. A quei giornalisti che con troppa sufficienza attribuiscono patenti di mafiosità chiedo di trascorrere qualche giorno nel nostro territorio, di parlare con la gente, di conoscere i fatti, e sono certo che la loro opinione muterà radicalmente”
 
Anche l’associazione Libera scrive una nota: “Lo sport è occasione educativa dove poter sperimentare valori quali la solidarietà, la condivisione, il sacrificio,il rispetto delle regole. Quando un torneo di calcio viene dedicato alla memoria di qualcuno lo si fa perchè, in qualche modo, si vuole rendere omaggio a chi, in vita, ha incarnato valori sani, grazie al suo comportamento, che si intendono proporre come esempi cui richiamarsi per il futuro. I memorial hanno questo scopo”. Prosegue il comunicato: “Libera in questi anni ha più volte organizzato eventi sportivi dedicati alla memoria di vittime di mafia o, comunque, a persone il cui ricordo costituisce occasione per sensibilizzare alla crescita sociale e civile”. Aggiunge inoltre: “Per queste semplici ragioni non può non destare meraviglia e disappunto la notizia del memorial di calcio dedicato a Paolo Forte, ossia a chi ha messo la propria vita al servizio non della collettività, o del bene comune, o del rispetto dei valori fondanti il positivo vivere civile, bensì al servizio della mafia e dei suoi più rappresentativi esponenti, tra i quali il mafioso latitante Matteo Messina Denaro”.
 
Ma chi era Paolo Forte? Era uno degli amici più intimi del super boss Matteo Messina Denaro, Forte risultava inoltre coinvolto in diverse indagini di mafia ed era ritenuto dagli inquirenti un uomo d’onore della temuta famiglia mafiosa di Castelvetrano. Paolo Forte è morto a 54 anni nell’ottobre del 2012 a seguito di un infarto fulminante, prima di morire era monitorato giorno e notte dai carabinieri poiché erano sicuri che di li a poco li avrebbe condotti nella tana del superlatitante. La morte lo ha sottratto al maxiblitz che ha smantellato in quel periodo parte del mandamento di Castelvetrano. L’uomo era un imprenditore e aveva un distributore di benzina sullo svincolo A29. Era finito in carcere nel 1996 per i suoi rapporti con Matteo Messina Denaro ma non solo, Paolo Forte aveva dato il suo contributo alle stragi del 93 dando una mano ad un affiliato, Antonio Scarano; un pugliese che risiedeva a Triscina. Nell’ordinanza si apprende inoltre che i suoi rapporti con le cosche non si erano mai interrotti e lui si adoperava in prima persona sul business dell’eolico in Sicilia e a Castelvetrano era uno dei mafiosi di spicco. Al suo funerale avrebbero partecipato, oltre  semplici conoscenti, anche esponenti mafiosi della provincia di Trapani.