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di Angelo Barraco
Oggi e domani il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presenzia alla XI conferenza degli Ambasciatori e vi saranno 134 capi missione impegnati sull’argomento “Diplomazia per l’Italia”. Il Presidente ha parlato di tematiche attuali che ci riguardano direttamente, come la lotta al terrorismo islamico che sta diventando sempre più una minaccia anche per l’Italia, poiché abbiamo ricevuto esplicite minacce da parte dell’Isis poco tempo fa, ha parlato dell’immigrazione e dell’esodo che porta molti migranti da una sponda all’altra del mar Mediterraneo, ha parlato della Grecia e della tanto tormentata storia dei Marò. Ha parlato anche dei nostri connazionali sequestrati misteriosamente in Libia e di cui non si sa nulla da diverso tempo. Erano presenti il presidente del Senato Pietro Grasso, la presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro della pubblica Istruzione Stefania Giannini, l'alto rappresentante per la politica estera europea Federica Mogherini, il generale Claudio Graziani, capo di stato maggiore della Difesa, il direttore del Dis Giampiero Massolo, il sindaco di Roma Ignazio Marino. Domani pomeriggio sarà il turno il premier Matteo Renzi.
Sul fronte terrorismo il Presidente ha assicurato che l’Italia è in prima linea contro l’Isis: “Quello del terrorismo fondamentalista è un fenomeno grave che va affrontato in modo giusto. Con fermezza e determinazione, respingendo le pulsioni islamofobiche –inoltre aggiunge- L'Italia è al fianco dei Paesi che, sull'altra sponda del Mediterraneo, sono in prima linea nella lotta contro l'oscurantismo e l'inciviltà”. Il Presidente inoltre sottolinea che l’impegno per la liberazione dei quattro tecnici in Libia resta massimo e anche per la liberazione di padre Paolo Dall’Oglio che è stato sequestrato in Siria nel 2013. Sottolinea inoltre: “Il terrorismo è un buco nero dell'umanità, guai a sottovalutarlo, è necessario impegnarsi con fermezza e determinazione. Quella che dobbiamo intraprendere è una battaglia politica e culturale, prima che militare, contro gli estremismi – aggiunge inoltre – contro chi fomenta odio. Non abbiamo bisogno di una guerra di civiltà, ma di un patto di civiltà”.
Il Presidente della Repubblica inoltre ha parlato anche dei Marò: “Confermo l'impegno del governo per difendere le ragioni dei Marò Massimiliano Latore e Salvatore Girone nelle sedi internazionali che abbiamo deciso di attivare”.
Si parla di Grecia e dell’accordo di Bruxelles sulla Grecia e il presidente sottolinea:” è stato positivo ma non possiamo nascondere la sensazione dell'affievolimento dei legami di solidarietà. Dobbiamo liberare l'Europa dalla tenaglia che la stringe tra egoismi nazionali e sentimenti populisti e l'Ue deve uscire da una proiezione esclusivamente interna" che trascura "il proprio ruolo globale e le minacce esterne”.
Mattarella parla di immigrazione e bacchetta la Ue: “"L'Unione Europea fa meno di quanto dovrebbe fare e questo atteggiamento sorprende; sono alla prova i valori su cui l'Europa si fonda. La politica dell'immigrazione richiede intelligenza e visione. Aiutare chi chiede aiuto, salvare chi sta annegando è un dovere elementare”. Parole chiare, semplici ma oggettive quelle del Presidente che puntualizza “Siamo un Paese impegnato nel rispetto dei diritti umani, nella ricerca della pace, nello sviluppo economico e sociale come dimostra la nostra partecipazione nelle principali missioni internazionali”. Sottolinea poi: “L'Italia è al fianco dei Paesi che, sull'altra sponda del Mediterraneo, sono in prima linea nella lotta contro l'oscurantismo e l'inciviltà”.
Proprio rimanendo in tema di immigrazione, un giovane tunisino di 21 di nome Jamil Mahmood è stato tratto in arresto dalla Squadra Mobile di Ragusa. Il giovane è accusato di aver pilotato un barcone con 260 persone a bordo che sono stati soccorso dalla nave irlandese “L. E: Niamh” e gunti a Pozzallo sabato. L’uomo deve rispondere di diverse accuse tra cui associazione a delinquere finalizzata all'ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari, aggravata dall'alto numero delle persone trasportate, dall'averle esposte a pericolo per la loro vita e incolumita' e averle sottoposte a trattamento inumano e degradante. Nella tasca del traghettatore dell’uomo sono stati sono stati trovati dollari americani e una sim card, il materiale è al vaglio degli inquirenti. I migranti hanno mentito reggendo il gioco dello scafista, probabilmente perché esposti a minacce. A Ragusa sono stati arrestati 80 scafisti quest’anno.
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