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MATRIMONI GAY: NON SONO VALIDI MA SOLO IL TAR PUÒ ANNULLARLI

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Tempo di lettura < 1 minutoLa sentenza arriva proprio dal tribunale amministrativo, che toglie potere ai prefetti che, fino a qualche giorno fa, potevano decidere l'annullamento delle nozze gay celebrate all'estero

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di Maurizio Costa

Roma – Il Tar del Lazio ha annullato le decisioni dei prefetti di cancellazione delle trascrizioni dei matrimoni gay celebrati all'estero. Le nozze omosessuali non sono comunque accettate dalla legge italiana, ma non saranno i prefetti delle città a decidere l'annullamento delle trascrizioni negli albi comunali.

Solo il tribunale civile potrà decidere sulle nozze gay. La sentenza arriva dopo il ricorso di una coppia gay di Roma, che, dopo aver usufruito delle trascrizioni decise dal sindaco Ignazio Marino, ha visto cancellare le firme al comune proprio per mano del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. Il tribunale non accetterà comunque le nozze gay celebrate all'estero.

Aveva fatto scalpore la decisione di alcune città italiane, tra le quali Roma, Empoli, Milano e Bologna, di trascrivere in comune i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Le firme nell'albo non avevano comunque nessun valore legale, ma avrebbero significato un avvicinamento italiano alle altre nazioni che hanno già introdotto una norma. In quel caso, il 31 ottobre 2014, il prefetto di Roma Pecoraro aveva annullato le trascrizioni.

Il sindaco di Roma Ignazio Marino, ha dichiarato che "avevo sempre affermato, pur non essendo un esperto di giurisprudenza, che sulla base delle normative nazionali e comunitarie fosse un dovere del sindaco trascrivere un documento di un'unione avvenuta all'estero di due cittadini della mia città. Per me non è assolutamente una sorpresa, non credo ci sia stato mai un momento in cui ho mostrato un minimo dubbio sulla mia certezza".