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Editoriali

Mascherine? Dopo il bavaglio arriverà il paraocchi per oscurare l’intelletto

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In piena emergenza Covid, il roboante presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, riguardo i portatori della mascherina diceva: “Noi dobbiamo combattere gli imbecilli doppi: l’imbecille normale è quello che non porta la mascherina, poi c’è l’imbecille doppio che è quello che porta la mascherina, ma la porta appesa al collo come un ciondolo. È scemo due volte, perché si prende il fastidio e non si prende neanche la tutela sanitaria”.

Ma le cose stanno proprio come asserisce De Luca? Non proprio. Le opinioni sono divergenti e le ipotesi che offre la scienza non rassicurano granché.

Secondo il virologo Roberto Burioni le mascherine contro il coronavirus sono inutili

In un’intervista al quotidiano “La Stampa“, ha voluto chiarire che le mascherine non forniscono alcuna protezione dal coronavirus. Servono a non far diffondere il virus da parte di chi lo ha già contratto” .
Alcuni virologi, invece, fanno dei distinguo come per esempio Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Ginevra e presidente della Società italiana terapia anti-infettiva (Sita). Il professore spiega che: ”Le mascherine da chirurgo non servono a nulla contro il coronavirus . Ho visto delle persone usarle per strada sui mezzi pubblici ma non ci proteggono”.
A conferma che si sta parlando di una scienza inesatta, e che offre solo ipotesi, si riporta quanto ha affermato il virologo professore Clementi: “Se tutti indossano le mascherine chirurgiche, il contagio può essere fermato”.

A questo punto a chi dare retta?

Come usava dire il compianto Corrado: “E non finisce qui”. L’OMS, il più importante organo decisionale per le politiche della salute pubblica, ha voluto dire la sua sulle mascherine e cioè fino a pochi giorni fa raccomandava l’uso solo esclusivamente al personale sanitario, ai malati e a chi se ne prende cura. Sembra che oggi abbia cambiato parere, ma per i giorni che corrono la coerenza è diventata una rarità.
L’Onu sembra credere fermamente nell’uso delle mascherine e ne ha donate 250.000 a New York, dichiarando : “Siamo in guerra contro il coronavirus”.

Anche il mondo delle mascherine è bello perché è vario

Il cardinale Gualtiero Bassetti, in nome e per conto della CEI, incautamente firmò un protocollo piegando la Chiesa ai dettami di Cesare che impone mascherine e guanti durante i riti sacri ed in particolare modo durante la celebrazione dell’Eucaristia. Imprudentemente l’alto prelato firmò questo e non solo. Una sconfitta della Chiesa che si teme avrà, ahinoi, non pochi effetti negativi sui fedeli. Gualtiero Bassetti risponderà alla sua coscienza e quando sarà, al Giudice Supremo.
L’esperto Oms, Andrea Ricciardi, lancia un monito: “Ci dobbiamo fare trovare pronti a nuovi contagi”.
Ricciardi su cosa basa questa sua sicurezza? E’ una sua congettura o una gratuita supposizione?
Per fortuna contro i profeti di sventura c’è chi risolutamente dissente e ragionevolmente semina ottimismo. Pierpaolo Sileri, viceministro della salute sennonché medico ed accademico, è uno di questi. Al microfono di Centocittà, su Radio 1, parlando della profetizzata seconda ondata del virus killer, esprime tutt’altro parere: “Torniamo finalmente a respirare, la situazione va meglio. Anche dopo le riaperture la paura di una seconda ondata del virus non sembrerebbe esserci”. Gli italiani hanno bisogno di cieli sereni non di annunci gratuiti di apocalissi.

Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro cerca di essere salomonico e in audizione in Commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti consiglia: “Usare la mascherina appropriata per l’uso appropriato”. Siamo al solito! Parafrasando Don Abbondio viene da dire: “La chiarezza uno se non ce l’ha mica se la può dare. L’ignaro cittadino ancora sta domandando quale sia quella appropriata e quali gli usi appropriati.

Chi sa chi lo sa e se lo sa?

Il professore Massimo Galli, esperto in malattie infettive, è molto perentorio dichiara in una delle ormai consuete interviste: “La teoria “mascherine, guanti, e speriamo bene, non è sufficiente”. Sarebbe più che lecito chiedere all’emerito professore a che santo deve pregare il cittadino per conoscere cosa sia sufficiente o meno. Andare avanti, cercando una linea di guida sicura, sarebbe tempo perso.
Oramai il “gatto è fuori dal sacco” e a chi interessa capire a questo punto avrà ben capito che si scrive mascherina e si legge bavaglio.

Parola d’ordine: Tenete le distanze, tacete che qualcuno potrà stare in ascolto, acqua in bocca e schiena china. Gli ordini non si discutono.

A villa Pamphili prova generale di una Troika strisciante

Dopo il bavaglio arriverà il paraocchi per oscurare l’intelletto. Che sia vaccino o app immuni poco importa. Fino a quando il popolo italiano può assistere passivo allo sfacelo del suo Paese? Si desti dal sonno e che sia guardingo il cittadino perché chi pecora si fa pecora il lupo se lo mangia e di lupi in giro ed in alto ce n’è più di uno.

Chi ha orecchie per intendere, intenda!

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