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Cronaca

MARY CIRILLO OMICIDIO: SI E' COSTITUITO IL MARITO

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Tempo di lettura 3 minuti Si attendono ora le sue dichiarazioni per cercare di comprendere, se possibile, qual è stato il motivo di tale gesto

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di Silvio Rossi

Avevano ragione gli inquirenti: Giuseppe Pilato non ha mai lasciato la zona di Monasterace e probabilmente si era nascosto a casa di qualche parente o conoscente.

Dal momento in cui era stata ritrovata la sua auto, in un paese distante circa sette chilometri da casa, nei pressi di una stazione ferroviaria, i carabinieri hanno ritenuto come probabile la pista che portava nelle campagne circostanti, nascosto presso qualche persona fidata, in attesa della valutazione di come comportarsi.

Valutazione che, evidentemente, ha convinto l’omicida a costituirsi, non sarebbe stato facile fuggire dalla località calabrese, ormai il suo identikit era stato diffuso su tutti i canali possibili, le ricerche erano state intense, coadiuvate dai nuclei cacciatori dei carabinieri, degli elicotteri e di speciali squadre cinofile fatte giungere appositamente da Firenze.

Non era stata ritenuta plausibile la pista di una fuga in treno. Dalla stazione di Guardavalle Marina, nelle vicinanze della quale è stata ritrovata la Fiat Multipla di proprietà dell’uomo, se si vuole andare fuori regione, e raggiungere le città di Napoli o Roma, dove è possibile far perdere più facilmente le proprie tracce, è necessario effettuare due cambi di treno (a Catanzaro Lido e Lamezia Terme), e ci sono soltanto due fermate al giorno. Era quindi logico che Pilato non fosse salito sul treno, ma fosse tornato in direzione di Monasterace a piedi, o accompagnato da qualcuno.

Si attendono ora le sue dichiarazioni per cercare di comprendere, se possibile, qual è stato il motivo che ha trasformato l’ennesima lite tra i due nella tragedia che ha scosso l’opinione pubblica nazionale.

Intanto oggi si svolgeranno i funerali di Mary nel pomeriggio presso la chiesa di San Giuseppe Lavoratore, e alle 21 si terrà una fiaccolata di solidarietà per la giovane mamma uccisa, mentre il Comune ha proclamato il lutto cittadino.

 

L’omicidio

Lunedì 18, nella sua abitazione è stata uccisa con un colpo alla testa Mary Cirillo, trentunenne, madre di quattro figli, che gestiva insieme al marito un negozio di giocattoli a Monasterace, paese in cui abita.

Dopo l’uccisione della moglie Pilato ha portato il figlio minore, due anni, dai genitori, dicendo loro che la madre non poteva accudirlo perché non era in casa. Il cadavere è stato scoperto dalla figlia maggiore, dieci anni, al ritorno a casa.

Da quel momento Giuseppe Pilato si era reso irreperibile. Il giorno successivo la sua auto è stata ritrovata nei pressi della stazione ferroviaria di Guardavalle Marina, che dista poco più di 5 km dall’abitazione della coppia. La vettura aveva le chiavi inserite nel cruscotto e al suo interno sono stati trovati il portafogli dell’uomo e le sue carte di credito.

Gli inquirenti hanno quindi concentrato le indagini nella zona compresa tra i due paesi, convinti che la fuga dal treno non fosse una pista plausibile, ma non tralasciando la possibilità del suicidio, pista che è stata in seguito abbandonata, in un caso simile il cadavere dell’uomo sarebbe stato trovato abbastanza facilmente, e ciò non è successo durante le ricerche.

 

La catena di solidarietà

Una zia della ragazza uccisa, che vive in Molise, a Monteroduni, sta organizzando nel frattempo una raccolta fondi per i bambini, che in un colpo solo hanno perso entrambi i genitori. Ha mobilitato la comunità del paese molisano, e vuole con questo creare una catena di solidarietà che possa far giungere ai piccoli quel calore umano che è venuto loro a mancare così improvvisamente.

 

La crisi familiare

La coppia era in crisi, da tempo vivevano in case separate, sembra che Mary non potesse sopportare la gelosia del marito, che era divenuta morbosa e violenta, una violenza di cui provava pudore, della quale informava soltanto la sorella minore. La donna stava pianificando un trasferimento all’estero, forse in Germania, dove vive un fratello. Forse il rifiuto di tornare con lui, forse aver appreso della futura partenza, ha scatenato in Giuseppe la ferocia che porta a gesti irreparabili.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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