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Cronaca

MARSALA: ECCO COME L'INFERMIERE ABUSAVA DEI PAZIENTI

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Tempo di lettura 2 minutiAl bar, per strada, nelle case e nelle piazze si parla della vicenda che ha turbato i marsalesi, “E se ci fossi stato io?” si chiedono in molti, “E se ci fosse stato un tuo parente?” dicono altri

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di Angelo Barraco

Marsala (TP) – L’arresto di Maurizio Spanò, 52 anni, infermiere dell’Azienda  sanitaria provinciale di Trapani e in servizio presso l’Ospedale di Marsala “Paolo Borsellino”, arrestato con la terribile accusa di abusi sessuali ai danni dei pazienti, poichè approfittava di un loro stato di incoscienza determinato da farmaci anestetizzanti, ha scosso l’intera città di Marsala e non solo. Al bar, per strada, nelle case e nelle piazze si parla della vicenda che ha turbato i marsalesi, “E se ci fossi stato io?” si chiedono in molti, “E se ci fosse stato un tuo parente?” dicono altri. La vicenda è torbida, proprio come il mare mosso che si abbatte sulle coste sicule. Gli abusi sessuali, sarebbero avvenuti proprio nello studio medico privato in cui lavorava l’uomo. Ma come avvenivano gli abusi sui pazienti? L’infermiere preparava il paziente per l’esame, poi veniva il medico e svolgeva il suo esame. Finito l’esame il medico si allontanava per stilare il referto nel suo studio e in quel frangente, l’infermiere rimaneva da solo con il paziente e ne abusava. In seguito all’esame, il paziente era ancora sotto l’effetto dei farmaci e ci voleva un po’ di tempo prima che  si svegliasse completamente. Il paziente necessitava di un’assistenza a seguito di un esame doloroso a cui venivano sottoposti, un esame invasivo che poteva portare anche a complicazione. Al medico non è stato contestato alcun reato, lui era totalmente all’oscuro di quello che faceva l’infermiere, si fidava di questa persona, si fidava di questo collaboratore e nessuno aveva mai presentato elementi e/o avvisaglie che facessero pensare ad una condotta simile. 
 
L’indagine è nata a fine febbraio, quando una donna ha visto che qualcosa non andava a seguito di una visita e ha sporto denuncia. Gli inquirenti stanno vagliando altri episodi e su questo fronte vi sono degli accertamenti in corso. I pazienti non erano completamente anestetizzati, anche perché un infermiere non può sottoporre ad anestesia un paziente. Ci sono delle forme di anestesia più leggere che lasciano il paziente parzialmente cosciente. In questa circostanza, il paziente non si rendeva conto di quello che gli accadeva. Gli inquirenti hanno svolto degli accertamenti dalla data della denuncia alla data in cui il soggetto è stato tratto in arresto, allo stato attuale si sta indagando su altri episodi. Spanò si trova adesso ai domiciliari con braccialetto elettronico.
 
Il 19 marzo  si è svolto l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Amato, l’uomo però non ha proferito parola in merito ai fatti contestati, ha preferito proseguire lungo la strada del silenzio e non ha contestato le terribili accuse che pendono su di lui. Maurizio Spanò è stato intanto sospeso dal servizio. Il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani ha firmato la delibera che riguarda, sia tutta la durata delle misure cautelari, ma anche “considerata la gravità dei fatti emersi, lo stesso non potrà fare rientro in servizio senza la preventiva autorizzazione da parte dell’amministrazione, riservandosi l’Asp di mantenere in via cautelare la sospensione”.