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di Angelo Barraco
Marsala (TP) – Il lido “Le Torri” di San Teodoro di Marsala è stato dissequestrato. Lo ha deciso il Tribunale di Trapani che ha parzialmente accolto la richiesta di riesame fatta dall’Avvocato Giacomo Frazzitta insieme ai titolari del lido. Un dissequestro che ha interessato l’arenile, rimangono quindi ancora sotto sigillo i bagni, il ripostiglio, una cisterna, un impianto di depurazione, sei ombrelloni con sedie ubicate in acqua. Il lido è collocato all’interno di un piccolo paradiso terrestre immerso nella splendida e fascinosa cornice della laguna dello Stagnone, luogo ambito dai numerosi turisti che ogni anno vi si recano e che prediligono gli scorci al tramonto e le acque cristalline che si contraddistinguono per la loro unicità in una lingua di terra che però rimbalza spesso ai rigori della cronaca per via dei rapporti tra i titolari e bagnanti.
In merito a quest'ultimi fatti l’Avvocato Giacomo Frazzitta ci ha riferito che “il dissequestro significa che erano tutte cose in regola” Quali sono state le aree dissequestrate –chiediamo all’Avvocato- e ci riferisce che si tratta di “tutto l’arenile, il ristorante tranne i bagni ma come si può ben immaginare il ristorante risulta inagibile se non ci sono i bagni dissequestrati”. Il lido fu posto sotto sequestro nell’ottobre scorso dalla Capitaneria di porto di Marsala.
Noi de L’Osservatore D’Italia ci siamo occupati della vicenda un anno fa a seguito di un episodio che abbiamo raccontato e documentato ed è diventato virale attraverso tutti gli organi d’informazione e non solo. Ripercorriamo la vicenda: Abbiamo messo le nostre cose sul muretto e siamo andati al mare. Al nostro rientro dal mare è sopraggiunto un signore che ci rimproverava affermando che eravamo a casa sua. L’uomo ha ribadito che la spiaggia era di sua proprietà e che non si poteva sostare sulla battigia ma soltanto transitare e che nemmeno i nostri zaini potevano stare appoggiati su quel muretto.Stupiti e increduli da tutto ciò ci siamo quindi recati all'ingresso della spiaggia del Lido Torre San Teodoro dove è presente un cartello che riporta svariati divieti, controlliamo se c’è il timbro del Comune, ma il cartello risulta privo da marchi, chiediamo quindi all'uomo dove fosse il timbro comunale, ma non ci arriva risposta. Altri cartelli pieni di divieti e privi del timbro comunale sono presenti molti metri prima dell'ingresso e a ridosso della spiaggia dove è presente anche una catena che chiude parte dell'accesso alla spiaggia. Incontriamo tanti altri turisti, soprattutto del nord Italia, scioccati dal comportamento dell'uomo che li aveva persino cacciati dall’acqua perché si trovavano nello spazio di mare dove l’uomo ha giochi, altalene ecc. I turisti amareggiati vanno via, ma c’è chi ricorda il passato di questo lido che era stato posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Marsala. Il tutto è iniziato con una nota presentata nel gennaio del 2011 dalla società SOSALT s.p.a. che è l’affittuaria delle saline che si lamentava delle difficoltà di attraversamento del tratto di mare tra San Teodoro e l’Isola Lunga. La concessionaria del lido O. N., impediva il transito dei mezzi con le altalene posizionate in acqua e i giochi. Il lido, dopo una serie di vicissitudini era stato chiuso e con esso anche il ristorante. A seguito di quanto accaduto abbiamo intervistato anche i titolari del lido con l’Avvocato Frazzitta e ci hanno raccontato le vicissitudini relative alla struttura e i camion che transitavano in acqua.
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