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Roma

Marra: "Dissi a Raggi che volevo andarmene"

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Tempo di lettura 3 minuti Raffaele Marra per il momento rimene in carcere perché "ritenuto che il pericolo di recidiva non appare in nulla attenuato, risultando allo stato concreto e attuale, nonché di notevole intensità"

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ROMA – "Più volte ho manifestato al sindaco Raggi che volevo andare via". Lo ha detto Raffaele Marra, ex capo del Personale del Campidoglio nel corso dell'interrogatorio del 20 dicembre nel carcere di Regina Coeli. Marra si riferisce ai giorni in cui il suo nome era al centro di tabella di stampa. "Io non sono corrotto – ha aggiunto Marra – sono una persona perbene. Il mio rapporto con Scarpellini era solo amichevole, forse l'ho visto 10 volte". Raffaele Marra suggeriva via sms incarichi e retribuzioni disegnando le basi della macrostruttura del Campidoglio. Il dettaglio, già emerso nel corso delle indagini, ora è più chiaro con il deposito degli atti del processo per corruzione che inizierà il 25 maggio.
"Domani ti mando i provvedimenti da adottare, i possibili incarichi e le retribuzioni", scrive Marra a Salvatore Romeo, ex capo della segreteria di Virginia Raggi.

La chat tra Marra e Romeo Marzo 2016 – Raffaele Marra consiglia Salvatore Romeo su come contrastare il candidato sindaco per il Pd Roberto Giachetti e gestire il praticantato di Virginia Raggi nello studio legale di Previti : "E' una polemica sterile questa bisogna ricordare che Giachetti non è laureato, ha la maturità scientifica, dal '93 al 2001 è stato prima nella segreteria di Rutelli e dal 2001 ad oggi (ininterrottamente) è deputato. Sempre pagato dalla politica!!! Lei potrebbe dire 'almeno io ho studiato, 5 anni all'università più praticantato obbligatorio per partecipare all'esame abilitativo".


Aprile 2016 – Marra: "Importante è non cedere alle provocazioni! Ho letto i giornali questo fine settimana e, devo dire la verità, la tentazione di replicare a Robertino era tanta. Non è ancora il momento!!! Aspettiamo ancora un pochino, aspettiamo la presentazione delle liste e una volta chiuso il termine, possiamo cominciare a parlare noi".

11 aprile 2016 (in piena camapgna elettorale per il Campidoglio) – Marra scrive a Romeo: "Di' a 'madame' che forse ho trovato come superare l'assessorato alle risorse umane e non solo. Sto lavorando sulla macrostruttura".

6 maggio 2016 – Marra: "Riorganizzazione della macrostruttura, per quanto mi ha chiesto V., la sua idea è profondamente diversa ed è su quella su cui sto lavorando".

11 maggio 2016 (ribadito via chat il concetto del 6 maggio) Marra a Romeo: "Io stravaccato sul divano… Ho appena finito di studiare la normativa per gli incarichi esterni e per le strutture di diretta collaborazone del sindaco/vicesindaco ed assessori. Ci sono cose che possiamo fare subito e cose che necessitano di modifiche del regolamento relativo alla organizzazione e funzionamento degli uffici".

12 giugno 2016 – Marra: "Domani ti mando un foglio Excel con i provvedimenti da adottare subito, e un foglio word in cui ci sono i possibili incarichi e le possibili retribuzioni. Ma come ti dicevo prima te li devo spiegare".

Subito dopo l'ex vice capo di gabinetto aggiunge: "Ti ho inviato due mail, la prima con la macrostruttura! La seconda con gli atti da compiere e relativa tempistica. Confermami ke hai ricevuto le email e ke riesci ad aprire gli allegati. Ps gira le mail solo a V. e Daniele (probabilmente Frongia, ndr), mi raccomando".
15 giugno 2016 – Marra a Romeo: "Hai letto la mia email circa il compenso di mm(probabilmente Marcello Minenna, ndr) e guadagnare di più potrebbe fare il capo della Ragioneria al posto di Fermante e V. potrebbe tenere la delega al bilancio. Mentre per il magistrato probabilmente Carla Raineri, ndr) a svolgere l'incarico attuale di capo dell'anticorruzione (quello cioè ke le ha conferito Tronca) e ke lei ha accettato!!! Cosi' sono sistemati tutti e due!!!". Due mesi dopo, Minenna (che fu nominato assessore al Bilancio) e Raineri (scelta come capo di gabinetto del sindaco) furono costretti alle dimissioni.

Il caso Raffaele Marra e Sergio Scarpellini sono stati arrestati il 16 dicembre 2016 con l'accusa di corruzione per una compravendita del 2013 delle case di Enasarco. Il 16 dicembre Raffaele Marra era capo del Personale al Campidoglio, ma nel momento in cui si svolsero i fatti legati alla vicenda giudiziaria era capo dipartimento delle politiche abitative del comune di Roma.

In base alla ricostruzione fatta ddai Carabinieri Marra comprò una casa Enasarco, un attico in zona Prati Fiscali, grazie a 367mila euro che gli diede Scarpellini. In cambio Marra avrebbe dovuto sfruttare la sua posizione e favorire il costruttore romano. Marra al momento si trova nel carcere di Regina Coeli mentre Scarpellini è agli arresti domiciliari dal 23 dicembre 2016. Il processso inizierà il prossimo 25 maggio.

La Procura aveva chiesto per i due imputati il giudizio immediato, ritenendo che gli elementi raccolti in questi mesi siano sufficienti per sostenere il dibattimento. Il Gip ha accolto la richiesta e quindi verrà saltata la fase dell’udienza preliminare e si andrà direttamente al processo.

Raffaele Marra per il momento rimene in carcere perché "ritenuto che il pericolo di recidiva non appare in nulla attenuato, risultando allo stato concreto e attuale, nonché di notevole intensità" come ha deciso il Gip, respingendo la richiesta della difesa di revoca o di modifica dell'ordinanza di custodia cautelare.  

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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