Connect with us

Cronaca

Marmolada, crolla blocco di ghiaccio: morti, feriti e dispersi

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

Sono proseguite anche nel corso della notte le attività dei soccorritori sul ghiacciaio della Marmolada per cercare eventuali superstiti dopo il disastro di ieri.

Nei sopralluoghi è stato impegnato personale della Protezione Civile trentina, con il supporto del soccorso alpino e dei droni dei Vigili del fuoco dotati di termocamere, in grado di individuare anche al buio la fonte di calore emessa da una persona.

Al momento non vi sono notizie sull’esito dei sopralluoghi.Nel frattempo a Canazei sono arrivati due gruppi di parenti di vittime e dispersi, che sono saliti di numero: sono infatti tre o quattro in più dei 16 comunicati ieri. Nella cittadina arriverà in mattinata il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che farà il punto della situazione insieme al capo del Dipartimenti della Protezione civile, Fabrizio Curcio, alle autorità locali e ai soccorritori.Le vittime sono tutte al Palaghiaccio di Canazei, dove è stata allestita la camera ardente e dove i parenti, in mattinata, inizieranno il doloroso rito dei riconoscimenti dei corpi. Al momento sono 6 le vittime confermate: tre italiani, un cecoslovacco, più un uomo ed una donna non ancora identificati, ma il bilancio è verosimilmente destinato ad aggravarsi.Le condizioni meteorologiche saranno determinanti per valutare l’intervento diretto dei soccorritori: il freddo e le basse temperature sono fondamentali per garantire un minimo di sicurezza alle operazioni, visto che sulla montagna è rimasto un’enorme quantità di ghiaccio pericolante. Per valutare come procedere sarà fondamentale la valutazione dei meteorologi di Arabba e Meteo Trentino.Fra i dispersi ci sono sicuramente italiani, tedeschi e cechi e romeni. Un numero dove segnalare gli eventuali dispersi nel crollo del seracco di ghiaccio sulla Marmolada. Lo ha istituto il Soccorso Alpino sottolineando, in italiano e in inglese, che deve essere utilizzato esclusivamente per segnalare il mancato rientro di amici e familiari. Il numero da contattare è 0461/495272.La valanga sulla Marmolada è “un disastro inimmaginabile, una carneficina tale che solo difficilmente ci permetterà di identificare con esattezza l’identità delle vittime perché i corpi sono stati smembrati” dalla colata di ghiaccio e sassi. E’ quanto apprende l’ANSA dagli inquirenti. Secondo quanto è stato finora ricostruito la valanga ha travolto due cordate da sei alpinisti. Tra le vittime ci sarebbero anche le guide. I soccorritori sperano ora in un abbassamento delle temperature di notte per poter riprendere domani mattina presto le ricerche.Il distacco, secondo le prime informazioni del Soccorso Alpino, si sarebbe verificato nei pressi di Punta Rocca, lungo l’itinerario di salita della via normale per raggiungere la vetta. Proprio sabato sulla Marmolada era stato raggiunto il record delle temperature, con circa 10 gradi in vetta. La procura di Trento ha aperto un fascicolo sul crollo del seracco in cima alla Marmolada che ha causato la morte di almeno sei alpinisti e il ferimento di altri nove, due dei quali in gravi condizioni. Disastro colposo è il reato ipotizzato, al momento a carico di ignoti. Ad occuparsi delle indagini, con il procuratore Sandro Raimondi, è il pm Antonella Nazzaro.

La massa di materiale staccatosi dal ghiacciaio della Marmolada è scesa da una velocità di 300 chilometri l’ora. E’ quanto hanno accertato i tecnici del Soccorso Alpino che hanno mappato tutta l’area della montagna in cui si è verificato il crollo del seracco. Una parte consistente del ghiacciaio è ancora attaccata alla montagna: si tratta di un fronte di ghiaccio di 200 metri con un’altezza di 60 metri ed una profondità di 80 metri. Se si volesse fare un termine di paragone, dicono gli esperti, si tratta dell’equivalente di due campi di calcio colmi di ghiaccio. Il tutto esposto a 45 gradi di pendenza. Il materiale che si è staccato è invece esteso su un fronte di due chilometri sulla via normale ad un’altezza di circa 2.800 metri: e questo significa, appunto, che la massa di materiale staccatosi ha percorso almeno 500 metri con una velocità stimata dai tecnici pari a 300 km l’ora.Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha raggiunto Canazei dove è stato allestito un Punto operativo. Lo comunica la Provincia autonoma di Trento. Le salme delle vittime del crollo avvenuto sulla Marmolada sono state portate allo stadio del ghiaccio di Canazei, il paese della Val di Fassa che si trova a pochi chilometri dal passo Fedaia, dove parte la funivia per salire in vetta. Al palazzo del ghiaccio è inoltre stato attivato un team di psicologi per assistere i parenti delle vittime.”Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime il più profondo cordoglio per le vittime del terribile crollo sulla Marmolada. Il Governo è vicino alle loro famiglie e a tutti i feriti. Il Presidente Draghi è costantemente informato sull’andamento dei soccorsi dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dal Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, dal soccorso alpino, dai vigili del fuoco, dalle autorità locali, che ringrazia per il loro incessante lavoro”. Lo rende noto Palazzo Chigi.Il seracco di ghiaccio che si è staccato dalla cima della Marmolada ha travolto più cordate di escursionisti che stavano salendo in vetta. Secondo una prima ricostruzione del soccorso alpino, il distacco è avvenuto dalla calotta sommitale del ghiacciaio della Marmolada, sotto Punta Rocca, una valanga di neve, ghiaccio e roccia che ha travolto nel suo passaggio anche la via normale dove stavano salendo gli alpinisti. La situazione sulla montagna è ancora a rischio e per evitare nuovi distacchi l’elicottero del Soccorso Alpino di Trento sta provvedendo alla bonifica dell’area con la ‘Daisy Bell’ (un sistema elitrasportato per il distacco programmato delle valanghe, ndr) e scongiurare così il più possibile il pericolo per gli operatori. Sul posto anche gli elicotteri del Suem di Pieve di Cadore, di Dolomiti Emergency di Cortina, di Trento, della Protezione civile della Regione Veneto, dell’Air service center e le stazioni del Soccorso alpino bellunese e trentino. Diciotto persone sono state fatte evacuare dalla cime di Punta Rocca e sono state fatte rientrare tutte quelle che si trovavano più in basso. Al momento si stanno verificando le auto parcheggiate per cercare di capire se e quanti manchino ancora all’appello. La Marmolada è interdetta al pubblico al momento.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Milano, droga agganciata con calamite sotto l’auto: arrestato un 27enne dopo inseguimento [VIDEO]

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

La Polizia di Stato ieri pomeriggio a Milano ha arrestato un cittadino marocchino di 27 anni, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli agenti del Commissariato Mecenate, verso le ore 13, nel corso di uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di droga, hanno intensificato l’attività di osservazione e controllo all’interno del Quartiere Ponte Lambro e viale Ungheria dove hanno notato una vettura utilitaria parcheggiata a bordo strada con un uomo in piedi che parlava con il conducente seduto a bordo della stessa.

Una volta avvicinatisi con la vettura civetta, i poliziotti hanno richiesto l’ausilio di una volante perché la vettura attenzionata, risultata intestata a una società di leasing, aveva ripreso la marcia a velocità sostenuta in direzione di via Mecenate.

Ne è nato un inseguimento fino a via Garavaglia, strada senza uscita, dove il conducente è sceso scappando lungo le vie Forlanini, Barigozzi e Via Cossa dove, entrato in un giardino condominiale, è stato preso e sottoposto a controllo: all’ingresso di via Garavaglia, a bordo strada, i poliziotti hanno rinvenuto un involucro in plastica bianco elettrosaldato a palloncino contenente grammi 1,2 di cocaina e, all’interno della vettura che lì aveva abbandonato, una banconota da 50€ nel vano portaoggetti e, sotto la scocca, due scatole in acciaio di caramelle, agganciate mediante alcune calamite, al cui interno vi erano dieci involucri contenenti 10 grammi circa di cocaina.

L’uomo è stato arrestato e posto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa di essere giudicato per direttissima.

Continua a leggere

Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, aggressione omofoba in via della Pisana: il racconto di una delle vittime

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

“Mercoledì esco assieme ad un amico. Una serata in allegria ci salutiamo e, come il solito, tra amici ci diamo un bacio e da li è iniziata l’aggressione”.
È l’inizio del triste racconto di Gianluca che mercoledì a Roma è stato vittima, assieme ad un amico, di un attacco omofobo da parte di alcuni ragazzi di nazionalità egiziana al grido:
“Questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare”.

Non siamo nella periferia della capitale ma in via della Pisana, un quartiere che di certo rappresenta quella che comunemente è definita “Roma bene”.

Una serata davvero da dimenticare per Gianluca ed il suo amico che al di là dell’aggressione verbale vengono colpiti da bottiglie di vetro scagliate con l’intento di fare davvero male ma per fortuna senza troppi danni fisici: “il mio amico, ci dice, il giorno dopo si è trovato le gambe graffiate per i vetri”.

Una vera aggressione squadrista che dimostra, ancora una volta, la troppa insicurezza che percorre la Capitale: “abbiamo sentito un rumore metallico … ci stavano lanciando bottiglie di vetro che poi hanno raggiunto dei segnali stradali quindi ci siamo trovati i vetri addosso, aggiunge Gianluca , e poi in gruppo sono venuti verso di noi urlando”.

Gianluca ed il suo amico hanno sporto denuncia ai Carabinieri perché, ci dice “Queste aggressioni debbono terminare”. E poi aggiunge: “Debbo davvero ringraziare la disponibilità delle forze dell’ordine perché dopo l’aggressione verbale ci siamo immediatamente diretti presso la caserma. Abbiamo raccontato quello che è successo e subito una pattuglia è intervenuta sul posto identificando il gruppo”.

“Addirittura, prosegue, sono stati così cortesi che si sono pure offerti di riaccompagnarci a casa perché la paura che avevamo quel momento era davvero tanta”.

A quanto ci racconta i carabinieri conoscono gli aggressori, già schedati per alcuni precedenti, e, a quanto ci è dato a sapere, delinquenti abituali ma purtroppo, come succede in molte zone della Capitale “non c’erano telecamere”, aggiunge Andrea.

Lo sgomento è tanto perché avviene in una delle zone più tranquille della Capitale ed Gianluca, che vive da tempo a Roma, ci dice con molta tristezza negli occhi che non si era mai trovato in una situazione del genere e la paura ormai lo attanaglia.

Davvero esemplare il comportamento degli uomini dell’Arma dei Carabinieri che dimostrano, ancora una volta, il loro alto senso istituzionale ed umano.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti