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Red. Cronaca Giudiziaria
MARINO (RM) – Interdizione dai pubblici uffici ridotta a due anni e sei mesi per l'ex sindaco di Marino Fabio Silvagni e per il poliziotto della sezione Stradale di Albano Laziale Gianluca Tomasi. Questo quanto stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione che ha accolto parzialmente il ricorso presentato dai legali dell'ex sindaco di Marino e del Tomasi.
Il Gup del Tribunale di Velletri, con sentenza del 30 settembre 2015, aveva infatti applicato per l'ex sindaco di Marino la pena di due anni e sei mesi di reclusione per i reati di peculato e corruzione, oltre alla pena accessoria dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici per la durata di 5 anni. Oltre la confisca dei beni e dei saldi dei rapporti bancari e finanziari sino alla concorrenza della somma di 2 mila euro, quale profitto del reato di corruzione. Mentre per Gianluca Tomasi la pena di due anni e sei mesi di reclusione per i reati di corruzione, indebita induzione e truffa aggravata, oltre alla pena accessoria dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici per la durata di cinque anni.
Dunque una riderteminazione del periodo di interdizione dai pubblici uffici, con notevole sconto, quella che la Suprema Corte ha stabilito. Chissà a questo punto se l'ex primo cittadino vorrà pensare di riscendere in campo e candidarsi di nuovo a sindaco alle prossime elezioni, data la batosta presa al suo primo brevissimo ma intenso mandato.
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