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Redazione
Marino (Rm)– "Purtroppo siamo arrivati ad un punto cruciale per il destino dell’ospedale San. Giuseppe di Marino, avendo in tutti i modi cercato di sensibilizzare lo spocchioso centrodestra e l’intera cittadinanza, tentando di far comprendere che non fosse possibile smantellare pezzo a pezzo un ospedale che costituisce un punto di riferimento forte per la cittadinanza marinese e dei comuni limitrofi, e che le promesse elettorali fatte dalla Polverini e da Palozzi andassero mantenute, ad iniziare dall’apertura del Pronto Soccorso. – Dichiara Marco Comandini segretario Idv di Marini – Il centrodestra ad ogni manifesto, su ogni comunicato, ci ha sempre risposto, irridendoci ed insultandoci, – prosegue Comandini – che la Polverini avrebbe onorato gli impegni, avrebbe rifatto se necessario un altro decreto, ebbene cari signori, cio’ non è più è possibile, per inerzia, per incapacità, perché distratti da altre questioni, perché in fondo sono state solo promesse da marinai fatte in campagna elettorale per arraffare voti. Pertanto, dopo il tonfo regionale, la materia sanitaria regionale è passata ad un commissario nominato dal governo Monti, e cioè Enrico Bondi, per chi non lo conoscesse il “ripulitore della Parmalat”. Con un lettera del 17 Ottobre 2012 con protocollo n°89596, la Asl Roma H, invia alla Regione una comunicazione facendo notare che molte professionalità nel reparto pediatria e ginecologia cesseranno il loro servizio, portando quindi servizi già fortemente in difficoltà di organico, in una situazione di collasso, E quindi potrebbe portare a ridimensionamento o spostamento di questi reparti, in particolare del “Punto Nascita”, se non opportunamente e tempestivamente rimpiazzati. Riportiamo quindi parte della lettera della AsL Roma H alla Regione Lazio, che dà il senso a cio’ che stiamo affermando: 'in relazione alle condizioni sopra descritte, si ritiene che la attività del Punto Nascita esistente presso il P.O. di Marino siano da considerare a rischio, in quanto potrebbe non essere garantita la continuità delle presenze h.24 dei pediatri e dei ginecologi. Pertanto, salvo urgente integrazione/sostituzione delle unità che cesseranno, la Direzione Aziendale sarà costretta a sospendere le attività del Punto Nascita del P.O. di Marino, che nel corso del 2012 ha fatto registrare circa 400 parti.” Si comprende bene dal tono della lettera che le cose sono ben diverse da come ha tentato di rappresentarcele il centrodestra di Marino in questi anni. Ma non vogliamo polemizzare oltre ma essere propositivi e pertanto ritenendo che la discussione politica non possa e non debba ricadere sulla pelle dei cittadini: l’Italia dei Valori di Marino, chiede ai rappresentanti di tutte le forze politiche di Marino, di seguire l’esempio della vicina cittadina di Subiaco dove tutte le forze politiche si sono unite per salvare il loro ospedale, perché anche da noi la situazione è grave, e non si puo’ indugiare oltre. – Comandini conclude – Chiediamo quindi al Sindaco perché rappresentante della città di Marino, di organizzare un incontro dei partiti e liste civiche su questo tema, e perché no, formare una delegazione per parlare con Enrico Bondi neocommissario, ma questo il più presto possibile, perché la sanità è la prima cosa ed i marinesi non possono aspettare oltre, e prima di ogni altra cosa."
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