MARINO LAZIALE: TENTA DI RUBARE UN ROLEX… MA VIENE "GONFIATO" DI BOTTE

di C.R.

Marino Laziale (RM) – Una tentata rapina di un Rolex andata male per il ladro perché ha trovato pane per i suoi denti. I particolari del caso li abbiamo chiesti direttamente ad Andrea, il 40enne di Albano Laziale che non ha avuto il benché minimo timore a gonfiare di botte l’aggressore e di farlo assicurare alla giustizia.

C’è da dire che per Andrea questo tentato furto era un evento quasi atteso perché purtroppo nella rete del ladro c’era già finito anche un suo amico al quale T.M., il romano pregiudicato di 41 anni aveva rubato di recente un orologio del valore di 15mila euro. Perciò Andrea era guardingo, in allerta.

Tutto è successo martedì 25 agosto intorno alle ore 12 al semaforo di via Nettunense. Qui l’uomo col casco nero a bordo di uno scooter carica una pistola col colpo in canna e minaccia Andrea, in compagnia della ragazza, di consegnargli il rolex altrimenti avrebbe sparato. Il rapinatore pensava di aver scelto bene la sua preda: aveva adocchiato una bella Bmw x4 con a bordo un uomo col rolex al polso.

Andrea però non se l’è fatto dire due volte ed è scattato immediatamente, uscendo dalla macchina in pochi secondi, saltando sullo scooter del rapinatore e prendendone possesso mentre quest’ultimo era impegnato a caricare la pistola. I due percorrono circa 10 metri mentre sono in colluttazione fin quando Andrea ha portato lo scooter contro un muro e iniziato, a quel punto, a darle di santa ragione al pregiudicato.

Poco dopo è arrivato un amico di Andrea a dargli manforte per l’ultimo round. Il rapinatore è finito ko ed è stato arrestato dalla Polizia di Stato del Commissariato di Albano Laziale. Gli agenti, intervenuti immediatamente, hanno prima bloccato il malvivente e poi hanno recuperato la pistola, con colpo in canna e matricola abrasa, rimasta a terra durante la rissa. Anche lo scooter utilizzato è risultato essere stato rubato nel gennaio scorso. Il pregiudicato adesso dovrà rispondere di tentata rapina aggravata, detenzione e porto di arma clandestina e munizionamento nonché di ricettazione. “Credo che ai Castelli non si farà più vedere”, commenta Andrea che, malgrado abbia reagito, ancora è tutto dolorante per la forte colluttazione.