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C.R.
La paura che arrivino gli immigrati a Marino non si placa. Diversi cittadini si sono ritrovati in piazza per contestare la decisione della Prefettura di trasferire un'ottantina di immigrati nelle palazzine popolari nel quartiere Paolina. Soltanto pochi giorni fa, 8 appartamenti destinati a 78 migranti sono stati distrutti. Nella notte ignoti hanno rotto i vetri e demolito tutto ciò che era all’interno: letti a castello, termosifoni, fornelli e mobilio. Ormai gli alloggi sono invivibili e adesso è probabile che l’arrivo degli extracomunitari, che a quest’ora sarebbero già stati trasferiti a Marino, sia momentaneamente rinviato. Anche se, da indiscrezioni, sembrerebbe che la Prefettura stia cercandosoluzioni diverse dopo che tutti gli appartamenti sono stati resi di fatto inagibili. Ciononostante l'ente territoriale abbia stigmatizzato "questi comportamenti improntati all’egoismo sociale, alla violenza, al razzismo, che rischiano di far ricadere sull’intera collettività locale, un’immagine fortemente negativa”.
Dunque, la situazione rimane incandescente e i residenti di via Cesare Colizza 55, a soli 30 chilometri da Roma, non intendono arretrare di un solo passo nonostante l'allarme sembrerebbe essersi affievolito. Marco Comandini è da sempre vicino ai residenti: "Vogliono soltanto vivere la loro vita tranquillamente – dice – queste palazzine non sono strutture idonee ad accogliere gli extracomunitari. Riteniamo necessario trovare soluzioni alternative"
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