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Roma

MARINO LAZIALE: ELEZIONI SPECCHIO D'ITALIA… I CANDIDATI E L'INIZIO DELLA CONTA DEI LORO "CONTENUTI"

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Tempo di lettura 5 minuti Per fortuna ancora c’è il divino Amore, quello sì che è verde e non ancora sconvolto dalla colata da un milione di metri cubi di cemento

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di Chiara Rai

Marino Laziale (RM) – Oggi ci si sposta ai Castelli Romani, nella città di Marino che sul piano delle elezioni amministrative può rappresentare uno dei tanti specchi d’Italia. In primavera si voterà il nuovo sindaco nella città castellana alle porte di Roma. Quello che si vede percorrendo la via Dei Laghi è uno scorcio dell’Italia speculista: c’è tanto di quel cemento a Marino che è molto difficile individuare delle aree verdi e, detto francamente, per un giornale come il nostro che abbraccia battaglie di salvaguardia dell’ambiente, questo scenario stride.

A Santa Maria delle Mole e dintorni ci sono innumerevoli appartamenti vuoti, diverse gru, tanti cartelli. Tutto frutto di una politica di cementificazione che non ripaga. Ma per fortuna ancora c’è il divino Amore, quello sì che è verde e non ancora sconvolto dalla colata da un milione di metri cubi di cemento che ha avuto il via libera dall'ultima giunta di Adriano Palozzi con il lasciapassare della Regione sotto la giunta di Renata Polverini.

Tutto questo tra i rumors dell’opposizione e le proteste e lo sdegno dei cittadini. Lo sdegno perché i soldi delle pensioni dei cittadini potrebbero finire per il mega progetto dell’ ”Eco Village”, cioè la colata di cui prima che con il prefisso “eco” di fronte è l’edulcorante ideale per la grossa pillola che vorrebbero far ingerire a coloro che guardano il panorama dei Castelli Romani, colline prima verdi e adesso tendenti al grigio.
Dietro la cementificazione del Divino Amore ci sarebbe un accordo – quadro con una società di Parnasi. Secondo "Il Fatto quotidiano", l’Inps cederebbe al costruttore il palazzo affittato alla Provincia del valore di 70 milioni di euro. Ma anche una quota delle nuove azioni Ecovillage per Parsitalia più 26 milioni da pagare cash, 18 dei quali in favore di Banca Imi del gruppo Intesa San Paolo, la banca che finanzia il progetto.

Adesso dopo due giunte di centrodestra si torna al voto. E la squadra dell’ex sindaco Adriano Palozzi (Nuova Coalizione dei Moderati, il cartello politico formato da Forza Italia, Udc, Nuovo Centrodestra, Api, Idee Nuove, Costruiamo il decentramento, Uniti per Marino, Movimento Aurora, Realtà Nuova Marino, Lista Fabio Silvagni Sindaco) si è riunita sotto il segno di Fabio Silvagni, lasciando abortire la ventata di freschezza ma forse scomodità che avrebbe portato l’attuale assessore alla Cultura Arianna Esposito.

Quest’ultima ha sostituito Otello Bocci che nell’ultimo periodo non ha brillato per trasparenza e affidabilità: Chi non ricorda che l’assessorato di Bocci firmò un finanziamento di 5 mila euro all’associazione Bacco Jazz Festival ma tenne mai fede a quanto scritto e firmato lasciando i musicisti e l’organizzazione senza un euro? [ Articolo del 10/05/2013 MARINO: SITO AGGIORNATO E BENSERVITO A OTELLO BOCCI ] Si è finiti poi in Tribunale e il giudice di Pace di Albano ha intimato al Comune il pagamento ma l’ente ha pensato bene di presentare ricorso in appello. Insomma soldi ancora non se ne vedono ma forse se quest’associazione avesse avuto un altro appeal e altre aderenze sarebbe stato liquidato in un batter di ciglia. Marino specchio d’Italia.

Dicevamo che se vince il centrodestra si continua con la linea finora perseguita, cioè con il panorama di cui sopra.

Il Pd sembra brancolare alla ricerca del candidato perfetto ma per ora pare non esserci nulla all’orizzonte. La composizione della coalizione nascente di centrosinistra ampio (Pd, Sel, Pdci, Psi, Idv, Lista Onorati, Azione Cittadina, Assoc. Riformismo Avanti!, Unire la Società alla Politica, Comitato cittadino S.Maria delle Mole) è intenzionata, almeno fino ai prossimi giorni, a cercare di individuare una candidatura unitaria anche senza ricorrere alle primarie. Verosimilmente però, si giungerà alla adozione delle primarie perché alcuni protagonisti politici delle forze in campo, o in rappresentanza di parti delle forze in campo, sono potenziali candidati.

Così è per Emanuele Ciamberlano, capogruppo uscente Pd, sostenuto da una parte del Pd di Marino centro. Ciamberlano, da candidato “sostenuto ufficialmente dal Pd” nelle primarie della precedente consultazione amministrativa fu sconfitto.

E anche per Aldo Anellucci, presidente uscente della Banca San Barnaba di Marino, uscito sconfitto dalla battaglia per la presidenza della Banca, ed ora candidato sostenuto dal Pd astorriano (anche come candidato unitario a disposizione di tutti, ma non accettato) nelle eventuali primarie.

Poi c’è Marco Rapo, con il quale è intercorso con il giornale un puntuto dialogo: Rapo non ama essere presente sulla stampa, diciamo che si risente subito per qualsiasi critica venga avanzata. Rapo appare parzialmente favorevole nel sostenere Anellucci, egli stesso con Azione Cittadina, si pone a disposizione del Pd per essere sostenuto nelle primarie. [ Articolo del 30/07/2013 MARINO: COTTIMO PER POCHI INTIMI  – Articolo del 31/07/2013 MARCO RAPO: "L’OSSERVATORE LAZIALE, PRATICAMENTE MI ACCUSA DI REATO, EVIDENTEMENTE INSIEME ALL’ATTUALE AMMINISTRAZIONE. VEDIAMO COME PERCHÉ O PER CHI".Articolo del 31/07/2013 MARINO, CONSIDERAZIONI DEL DIRETTORE CHIARA RAI ALLA NOTA DEL CONSIGLIERE MARCO RAPO ]

Non manca anche la figura di Sergio Ambrogiani, consigliere uscente del Pd, che in caso di primarie ambisce a misurare il proprio consenso per la battaglia del consenso.

Sempre dal Pd, Eleonora Di Giulio, già sostenitrice di Rosa Perrone, è la candidatura di una parte del Pd delle frazioni per le primarie.

Ancora dalle frazioni, viene la candidatura, del leader del Comitato Cittadino, Alessandro Lioi.

Mentre, col sostegno di Idv e Onorati, potrebbe consolidarsi la candidatura del segretario Idv Marco Comandini. Ex amministratore della Mutiservizi nel 2006 – 2007. Coordinatore di centrosinistra da un anno e mezzo. Comandini è presente a Marino sui temi di carattere ambientale, soprattutto sulla problematica dei rifiuti. Insomma cittadino tra i cittadini sostenitore della qualità della vita attraverso una politica di salvaguardia.

Detto ciò, ci sono anche Sel e Pdci, che eventualmente accederanno alle primarie per “ancorare a sinistra” la coalizione e continuare a portare avanti la battaglia dello “stop cemento”.

Ci sono alternativamente le forti candidature politiche di Mirko Laurenti o di Maurizio Aversa. Il sostegno alla candidatura a sinistra verrebbe da buona fetta dell’associazionismo marinese; da buona parte del Pd di base; dalla sinistra non rappresentata in coalizione, da ambienti degli elettori che fecero il successo, la volta precedente delle amministrative, del consigliere Adolfo Tammaro; da molta parte, trasversale nel centrodestra e nel centrosinistra, che vogliono buttare a mare la politica del cemento mangia suolo e speculativo, per sostituirlo con una robusta attività edilizia fatta di recupero, ristrutturazione, riqualificazione, rigenerazione dell’esistente (come è nelle corde della politica urbanistica scelta da Nicola Zingaretti per la campagna elettorale che ha sostenuto ai Castelli Romani; confermata dal commissariamento del Parco dei Castelli romani con un uomo dallo stesso spessore qualitativo: Sandro Caracci).

Adesso L’osservatore d’Italia monitorerà le battaglie di contenuto e darà spazio alla sostanza più che l’apparenza e soprattutto alla lealtà e bontà delle promesse che gli aspiranti sindaci faranno ai cittadini.

In questi primi giorni dell’anno, a proposito di contenuti, evidenziamo la presa di posizione di Pdci-Sel (sostenuti da molti nella coalizione) per imporre subito un intervento attivo “politico-amministrativo” da parte del presidente della Regione Lazio Zingaretti, “la Regione Lazio – si legge in una nota della coalizione – che sin dall’insediamento della giunta Zingaretti ha mostrato attenzione e sensibilità verso scelte di tutela del territorio e ripristino della “legalità”, deve proseguire su quella strada fermando definitivamente i progetti speculativi nel marinese. In particolare per quel che riguarda l’area cosiddetta del “Divino Amore”, ci aspettiamo che il Presidente Zingaretti prosegua ancor più decisamente verso la revoca di tutti quegli atti che su quelle aree ha indebitamente varato la Polverini e la sua Giunta, quando già era ampiamente esaurito il mandato di governo Regionale. Ci aspettiamo che Zingaretti, così come fatto sin qui, sottolinei con decisione la necessità di cambiare passo e ristabilire, anche a Marino, la legalità e il rispetto delle norme urbanistiche tese alla difesa e alla tutela della vivibilità e del territorio. E’ chiaro che solo così facendo si potrà dare seguito ai già tanti buoni propositi mostrati: dai pronunciamenti pre e post campagna elettorale dello stesso Nicola Zingaretti e della sua maggioranza, alle prese di posizione pubbliche di dirigenti del Centrosinistra locale, regionale e addirittura nazionale, e fino alla mozione già depositata in Consiglio regionale da alcuni consiglieri del più rappresentativo partito della maggioranza che sostiene Zingaretti e che va in modo inequivocabile verso quella direzione. E’ chiaro che solo così facendo potremo dire di aver dato una prima visibile sterzata verso quel cambiamento così necessario a Marino, dopo otto anni di devastante Governo delle Destre”.

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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