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Roma

MARINO, ELEZIONI: STEFANO CECCHI A TU PER TU CON LE ASSOCIAZIONI DI SANTA MARIA DELLE MOLE

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Tempo di lettura 3 minuti Le priorità del candidato sindaco: "partire con l’iter finalizzato alla creazione di una isola ecologica e avviare il porta a porta"

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Red. Politica

Marino – Santa Maria delle Mole (RM) – Il candidato sindaco de “L’Officina delle Idee” ha fatto il punto sulla vivibilità locale, incontrando le associazioni e i comitati che da anni si occupano degli spazi verdi e dei parchi pubblici della frazione di Marino. Continua il confronto con i territori e l’ascolto dei cittadini da parte di Stefano Cecchi. Nel pomeriggio di ieri il candidato sindaco della coalizione “L’Officina delle Idee” ha incontrato i comitati e le associazioni che da anni si occupano con cura e amore degli spazi verdi di Santa Maria delle Mole. Una riunione cordiale ma serrata, quella andata in scena nei locali di via Leopardi, dove Stefano Cecchi e i rappresentanti delle realtà cittadine hanno fatto il punto sulle questioni di vivibilità più calde della grande frazione di Marino: parchi pubblici, viabilità, infrastrutture, raccolta differenziata, associazionismo e tanto altro ancora. Insomma, due ore intense di dialogo e scambio di riflessioni, durante il quale il candidato sindaco di Marino alle prossime elezioni, in scena il 5 giugno prossimo, ha fornito proposte e soluzioni per valorizzare Santa Maria delle Mole e implementarne la vivibilità.

Primo punto quello relativo all’avviso sulla gestione triennale di alcuni spazi verdi di Marino, recentemente pubblicato dal Comune di Marino, guidato dal commissario prefettizio Enza Caporale: “Ho ascoltato con attenzione le realtà associative – ha esordito Cecchi – che hanno espresso tutta la loro preoccupazione sulle tempistiche e sulle modalità dell’avviso pubblico. Avviso che non mi piace, e che reputo incompleto e inadatto. Ho detto loro che, una volta sindaco di Marino, sarà mia cura portare all’attenzione del Consiglio comunale un nuovo regolamento sulla gestione degli spazi verdi cittadini: regolamento già pronto e che, prima dell’eventuale approvazione, condividerò ovviamente con le realtà del territorio al fine di ricevere contributi e modifiche migliorative al documento”, ha assicurato il candidato sindaco de “L’Officina delle Idee”.

E, sempre a proposito di volontariato, Stefano Cecchi ha annunciato: “Abbiamo intenzione di concretizzare un apposito regolamento dei comitati di quartiere. Un passo istituzionale indispensabile per ridare voce alle istanze dei territori, soprattutto dopo la soppressione delle circoscrizioni che, in un certo senso, per le amministrazioni di Palazzo Colonna hanno sempre rappresentato importante strumento per conoscere esigenze e problemi della popolazione di Marino Centro e delle frazioni. Col nuovo regolamento, dunque, vogliamo colmare questo vuoto amministrativo affinché i comitati di quartiere diventino concreto canale di comunicazione tra Municipio e comunità. Insomma, il nostro obiettivo è rendere le realtà cittadine sempre più protagoniste del territorio che quotidianamente vivono: in questo senso abbiamo in mente di istituire anche una casa delle associazioni; uno spazio pubblico dedicato interamente alle attività e alle iniziative dei cittadini organizzati”.

A seguire, Stefano Cecchi ha preso posizione su alcune tematiche infrastrutturali, a cuore ai cittadini di Santa Maria delle Mole. In particolare, il parcheggio di scambio di Piazza Albino Luciani, dove si svolge il mercato settimanale. Parcheggio che ancora attende il collegamento pedonale con la stazione: “Nei miei 9 anni a Palazzo Colonna, l’amministrazione ha più volte posto all’attenzione di Provincia di Roma e Ferrovie dello Stato la necessità di rammodernare il polo ferroviario, allargando i marciapiedi per i pendolari in attesa del treno, allungando la banchina e creando un ponte di collegamento diretto con il parcheggio. Il problema è che quest’ultimo, ci tengo a sottolinearlo, non è di proprietà del Comune di Marino: la nostra idea, dunque, è acquisire quell’area a patrimonio comunale. Si tratta di un passaggio necessario e propedeutico a qualsiasi altra azione amministrativa e infrastrutturale”.
Comitati e associazioni hanno infine posto l’accento sulla questione ambientale e sulla necessità di accelerare con la raccolta differenziata: “Posso annunciare due provvedimenti sui quali lavoreremo immediatamente, nel caso vincessimo le elezioni comunali: partire con l’iter finalizzato alla creazione di una isola ecologica e avviare il “porta a porta”: due step che vogliamo concretizzare entro il primo anno di governo cittadino”. Così, in una nota, il candidato sindaco della coalizione "L'Officina delle Idee" in vista delle elezioni nel Comune di Marino, Stefano Cecchi.
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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