Roma
MARINO, ELEZIONI: NESSUNO HA FATTO PASSI INDIETRO NEL CENTRODESTRA MARINESE
Tempo di lettura 5 minutiSilvagni: "Con Arianna Esposito e Stefano Cecchi abbiamo costruito una nuova idea di coalizione che porterà la città nel 2020
Tempo di lettura 5 minutiSilvagni: "Con Arianna Esposito e Stefano Cecchi abbiamo costruito una nuova idea di coalizione che porterà la città nel 2020
Published
11 anni faon
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ggiardino
Redazione
Marino (RM) – Sette parole come sette virtù, sette idee programmatiche attorno alle quali disegnare la nuova Coalizione dei Moderati, il cartello politico formato da Forza Italia, Udc, Nuovo Centrodestra, Api, Idee Nuove, Costruiamo il decentramento, Uniti per Marino, Movimento Aurora, Realtà Nuova Marino, Lista Fabio Silvagni Sindaco, Accendi il futuro, che vada anche “oltre il centrodestra” che si candida a restare alla guida della Città di Marino con la candidatura a sindaco unitaria di Fabio Silvagni. Il sindaco che vuole trasformare la città del vino in una “città a misura di famiglia”
Cinquantuno anni,in Forza Italia dal 1994, lo slogan che ha scelto è quello che vive quotidianamente: “L’uomo vicino alla gente e al territorio”. Impegnato nel sociale, da sempre operante nel settore dell’ambiente, grande appassionato di sport, passione quest’ultima, legata molto spesso alla solidarietà con l’organizzazione e la partecipazione a begli eventi di solidarietà tenutisi in questi anni a Marino, Silvagni è stato uno degli uomini più vicini all’ex sindaco Adriano Palozzi (che infatti l’ha definito in una recente nota “erede naturale”) riuscendo tuttavia a mantenere chiara e distinta la propria identità politica, decisamente riformista, ancorandola a un consenso personale da record con oltre mille voti di preferenza alle ultime amministrative di due anni fa e l’umiltà di non voler quasi mai stare per forza in prima fila. Eppure oggi è il candidato sindaco di una coalizione larga che punta ad aprirsi ancora di più.
“A Marino – spiega il candidato sindaco – abbiamo da sempre, dai lontani anni Sessanta, l’onore e l’onere di essere laboratorio politico e intendiamo continuare ad esserlo anche in un momento in cui la politica nazionale ci sembra essere un po’ in affanno a destra come a sinistra. A Marino con questo grande gruppo che mi sta chiedendo di diventare sindaco dimostreremo come la forza dell’unione attorno a un progetto e a determinate, chiare idee possa essere più forte delle etichette e dei diktat che possono arrivare dall’alto”.
Eppure quella di Silvagni è una candidatura tutt’altro che preannunciata: “La mia è una candidatura al servizio di tutti i marinesi. Una scelta fatta e che ho accettato per portare oltre il progetto della Coalizione dei Moderati che dal 2006 governa Marino. Stiamo facendo nelle riunioni per il programma un punto anche critico che ci porti a restare uniti e ad essere più forti. Non guardando indietro, ai successi del passato, ma puntando dritto al futuro, pensando che potremo essere noi a portare Marino alla fine di un altro decennio di questo nuovo secolo, verso il 2020. E settimanalmente mi confronterò anche su internet con i tanti amici che stanno iniziando a seguirci sulla pagina Facebook che porta il mio nome e da dove stanno già arrivando suggerimenti pratici che potranno certamente diventare parte del programma di governo”.
Silvagni ci tiene a ringraziare una persona in particolare: l’assessore alla Cultura, Arianna Esposito che era stata inizialmente designata come possibile candidata di Pdl, Udc e Idee Nuove. “Con Arianna l’amministrazione uscente ha fatto dieci salti di qualità. La sua giovane età, la sua passione, la sua profonda conoscenza del territorio e la sensibilità di una ragazza che crede in una certa idea di politica hanno fatto in modo che cultura e istruzione tornassero ad essere saldamente legate e alla base di qualsiasi progetto e idea di futuro. Questa sarà esattamente la base del nuovo programma. Il primo dei sette capitoli. E questo capitolo generazionale Arianna lo rappresenterà con una sua lista che porterà il futuro anche nel nome. A dimostrazione dei passi avanti fatti tutti assieme. Allo stesso modo voglio ringraziare il presidente del Consiglio comunale, Stefano Cecchi che ancora una volta ha saputo dimostrare come l’unione tra passione e buonsenso possano solo rafforzare i progetti nei quali si è creduto a lungo come Stefano ha fatto e continuerà a fare insieme a noi.
“Il secondo capitolo lo voglio dedicare all’ambiente. Un settore sconfinato e mai come oggi al centro dell’attenzione di tutti. Sono orgoglioso in tal senso di appartenere a una coalizione che sta sostenendo con forza la battaglia contro la discarica del Divino Amore e contro tutte le discariche. Solo una nuova idea possibile di raccolta, smaltimento ma soprattutto riciclo dei rifiuti può dare respiro a un territorio esausto. Questa è la sfida del domani su cui destra e sinistra devono convergere per il bene di tutti. Da cui è facile immaginare come il terzo capitolo sarà la salute, il diritto più grande di ogni cittadino, quello da cui viene tutto il resto. Continueremo a vigilare perché gli enti sovracomunali non prendano, come hanno fatto fino ad oggi, decisioni sulle teste dei cittadini. Il confronto con la Asl dovrà essere sempre più serrato. Non permetteremo che, come invece è accaduto più volte fino a oggi, i sindaci nelle assemblee facciano cartello politico. Difenderemo Marino e il diritto alla salute dei cittadini non permettendo oltre il declino studiato delle strutture esistenti sul nostro territorio. Un tema chiama l’altro. Siamo al quarto che è il sociale. Il dramma del nostro presente. Sempre più disagi, sempre meno fondi dallo Stato ai comuni per affrontarli. L’unica ricetta è quella di ripartire dal lavoro, dalla valorizzazione del nostro territorio e dalla valorizzazione di settori come l’artigianato, l’agricolo, il turismo rimasti ancora indietro nonostante le molte promesse. Marino e la sua ‘società’, visto che di sociale parliamo, devono tantissimo a questi settori che nel secolo scorso, grazie all’intuito di personaggi come Zaccaria Negroni e tanti piccoli e medi artigiani del nostro territorio, hanno tenuto in piedi il tessuto sociale di Marino. Da lì dovremo ripartire. Perché Marino non è solo una città dove dormire o abitare ma deve tornare ad essere un centro dove vivere, formarsi, lavorare. In un contesto ovviamente di sicurezza che garantisca tutto il territorio grazie a un rapporto di assoluta collaborazione tra il Comune e le forze dell’ordine oltre alla nuova centralità che dovrà prendere l’agente di polizia locale che non sia più identificato come il vigile che fa le multe ma come il primo e più vicino braccio della sicurezza di tutti i cittadini, in primo luogo bambini, donne e anziani. Una città che sappia fare impresa, dicevamo, certamente nell’artigianato ma anche nel commercio che purtroppo a Marino era depresso da anni ed è stato definitivamente travolto dalla crisi. Ai commercianti di Marino chiederemo idee, nuovo entusiasmo, voglia di collaborare, unione di intenti. Noi saremo pronti a confrontarci anche quotidianamente da loro dovrà venire quel tocco di qualità e unicità che dal sacrificio iniziale potrà trasformarsi in una nuova stagione di botteghe aperte a Marino: le botteghe del centro storico come quelle più moderne ma non meno preziose dei centri di Frattocchie, Santa Maria delle Mole e Cava dei Selci che sappiano dare al territorio quell’idea di fascino, originalità, stile che i Castelli Romani e Marino in particolare hanno nel loro dna con l’obiettivo finale di arrivare alla realizzazione di una isola pedonale in centro storico, condivisa proprio con i commercianti, e all’atteso decentramento dei servizi alle frazioni. Un dna vincente, quello marinese, che proprio nello sport deve continuare a mostrare il suo volto più vivace. Sport che sia non solo agonismo ma palestra di vita per i nostri ragazzi,unità e forza del territorio. Penso in tal senso al bel progetto che ha visto unificarsi gli sforzi delle squadre di calcio di Marino centro e di Santa Maria delle Mole. Senza con ciò voler dimenticare né sottovalutare le tante belle esperienze che abbiamo in altri sport. La bandiera di Marino nel mondo dello sport dovrà diventare l’ideale domenica, il giorno di festa, che la famiglia può dedicare di più alla propria città. Questo intendo con ‘città a misura di famiglia’. La città dove sia non solo possibile vivere ma sia bello e desiderabile. La città su cui i padri di famiglia di oggi e i marinesi di domani devono tornare a investire speranze, passione, lavoro per portarla a testa alta nel nuovo decennio”.