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Tempo di lettura 3 minutiMARINO (RM) – “Ora tacciano coloro che per anni hanno cercato di perseguire il tentativo speculativo sulle aree di via del Divino Amore nel comune di Marino. Lì, ora, arriverà legittimamente l’ampliamento del Parco dell’Appia Antica. Il mio pensiero va a chi ha combattuto per questo ma non è più tra noi e oggi non può festeggiare.”
Così commenta Mirko Laurenti, storico oppositore della speculazione su via Divino Amore e firmatario assieme a tanti altri cittadini di diversi ricorsi al TAR per salvaguardare l’area, la sentenza n° 276 del 21 settembre 2020 della Corte Costituzionale che legittima lo stop al progetto edilizio decretato dalla Regione.
“Penso – prosegue Laurenti – a Renato Arioli, Barbara Giannoli e altri che non sono più tra noi ma che hanno combattuto con me e tanti altri quelle battaglie in prima fila e che avrebbero voluto vedere questo giorno. Ora che finalmente c’è un pronunciamento chiaro e quasi certamente definitivo, tutti si affrettano a proclamarsi vincitori. A me preme invece sottolineare come questa sia davvero la vittoria dei cittadini di Frattocchie e Santa Maria delle Mole e di Marino che hanno combattuto compatti per decenni a suon di ricorsi, manifestazioni, proteste in Consiglio Comunale a Marino e alla Regione Lazio, spendendo il loro tempo e parte del proprio denaro per tutelare un bene di tutti: il territorio.
La storia è iniziata nel lontano 1989 – 90 quando per la prima volta venne cambiata la destinazione d’uso, da agricola a artigianale-industriale, a gran parte dei terreni limitrofi a via Divino Amore. Nel 1998 – 99 arrivò un secondo cambio di destinazione d’uso per i 50 ettari dell’area Negroni e i nostri primi ricorsi al TAR di Comitati (Comitato via Divino Amore), associazioni (Legambiente Regionale e circolo “Il Riccio”, SempreBovillae), del Parco dell’Appia Antica e della Regione Lazio. Arrivò il sostegno a tutela del territorio e delle battaglie dei cittadini da parte di pezzi della politica, della Sinistra (SEL, PdCI, PRC, PSI, IdV, Verdi e altri, compresa una minoranza del PD) Regionale e marinese.
Nel 2000, a seguito di questi ricorsi, il TAR bloccava le delibere comunali che autorizzavano la concessione edificatoria a privati. La battaglia legale proseguì e arrivarono gli anni del centrodestra al Governo a Marino e in Regione Lazio che resero quelle battaglie ancor più dure e necessarie. Dal giugno 2011 i cittadini di Marino formalizzarono la loro organizzazione in un comitato ad hoc: Argine Divino Amore (ADA). ADA affiancò le battaglie iniziate da cittadini, Comitati, Associazioni e parti importanti del Centrosinistra locale e regionale rendendole più organiche e efficaci.
Arrivò poi il sostegno organico anche del neonato M5S locale e regionale. Oggi arriva la vittoria. Una vittoria per il Bene Comune – continua Laurenti -, una vittoria che riqualifica il territorio stesso, ponendolo al centro di un diverso modello di sviluppo che vede come fulcro la persona e la tutela dei Beni Comuni, rilanciando il sogno de che fu di Antonio Cederna: un unico Parco archeologico-ambientale che da porta S. Sebastiano arrivi fin dentro ai Castelli romani.
Una vittoria che è quindi per tutti, ma non di tutti. Perché oggi c’è indubbiamente chi ha perso. Sono coloro che da quasi 30 anni hanno cercato di realizzare con ogni mezzo una mega speculazione edilizia-immobiliare da oltre 1 milione di metri cubi per circa 15mila nuovi abitanti.
Ha perso una parte consistente del Centro-Destra marinese che sostenendo da sempre quei progetti speculativi e promettendo ad ogni passaggio elettorale nuovi orizzonti di sviluppo per Marino, si dimenticava del tutto della collettività, dei servizi, della sostenibilità.
Quel Centro-Destra che a Marino è ancora pronto a rifarsi il trucco. Coloro hanno perso di sicuro. E personalmente – chiosa Laurenti – me ne rallegro perchè è prevalso il Bene Comune, la legalità e la tutela del territorio. Ed è opportuno che chi ha perso, oltre che farsene una ragione e tacere se non altro per decenza, abbandoni l’arroganza e l’egoistico tentativo di gettare ancora fumo negli occhi del prossimo. E’ un buon Natale davvero. Auguri a tutti”.
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