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Roma

MARINO CAUSA BACCO JAZZ, IL COMUNE DA ADDOSSO AL SUO ASSESSORE. L'APPELLO DELL'ASSOCIAZIONE: OTELLO BOCCI… DIMETTITI!

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Tempo di lettura 4 minutiLa causa è stata rinviata per la precisazione delle conclusioni e per il deposito delle note conclusive al 26 ottobre prossimo

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Galea: “L’assessore Bocci ha rilasciato un documento ufficiale su carta intestata del Comune con tanto di timbro e firma di un assessore alla Cultura che impegnava l’Ente a corrispondere 5.000 euro per la manifestazione. Asserire ora che Bocci non poteva emettere tale documento significa che l’Assessore ha sbagliato e pertanto deve essere destituito dalla sua carica per incapacità"

 

Angelo Parca

La prima udienza Bacco Jazz ha messo a segno un paradosso: il Comune di Marino si è difeso scaricando la responsabilità sul proprio assessore alla Cultura asserendo, sostanzialmente, che Otello Bocci non si sarebbe potuto impegnare per l'ente se non c'era la copertura di bilancio e che quindi, semmai, la responsabilità deve essere posta a carico personale dello stesso assessore. Questa la linea legale adottata dal Comune nella causa intentata dall’associazione Bacco Jazz, difesa dall’avvocato Antonio Donatone per avere il contributo promesso dal Comune di Marino. Ecco i fatti: l’assessore Bocci si è impegnato, con atto timbrato e firmato di suo pugno su carta intestata del Comune, a contribuire con 5 mila euro all’organizzazione della manifestazione che ha avuto luogo a Marino lo scorso giugno 2011 con un successo non solo di presenze ma anche mediatico. All’impegno di spesa non è seguito alcun contributo. Un tam tam di telefonate non andate a segno indirizzate agli amministratori marinesi non hanno dato l’esito sperato, tanto che si è arrivati in tribunale vista l’impossibilità di arginare una condotta discutibile da parte del Comune, il quale prima si impegna e poi si ritira, lasciando l’associazione in serie difficoltà a doversi fare intero carico dell’organizzazione del Festival. L’assurdità viene perseverata davanti al giudice, quando lo stesso legale del comune asserisce: "Questo difensore ritiene allora che nel caso di specie la controparte possa al più aver allegato a sostegno della propria pretesa una semplice mera promessa di pagamento formulata di propria iniziativa dall'Assessore alla Cultura Sport e Spettacolo e all'adempimento della quale quest'ultimo potrebbe eventualmente essere tenuto in proprio nell'ambito di un diverso giudizio". Tempestiva la reazione del responsabile dell’organizzazione del Bacco Jazz Festival Ivan Galea che non esita, forte della difesa dell’Ente, a chiedere le dimissioni di Otello Bocci: “L’assessore Bocci ha rilasciato un documento ufficiale su carta intestata del Comune con tanto di timbro e firma di un assessore alla Cultura che impegnava l’Ente a corrispondere 5.000 euro per la manifestazione. Asserire ora che Bocci non poteva emettere tale documento significa che l’Assessore ha sbagliato e pertanto deve essere destituito dalla sua carica per incapacità. Questo non è avvenuto fino ad oggi. Perciò il Comune pagasse e poi si rifacesse sul suo assessore. Grazie a queste persone, quest’anno a Marino non si è potuto organizzare la seconda edizione che probabilmente sarà organizzata a settembre in un altro Comune dei Castelli Romani dove gli assessori sanno fare il loro lavoro. Ma quando mai si è visto che un componente di una giunta non ha facoltà di concedere contributi sebbene sia in possesso di timbro e carta intestata?”. Intanto la causa è stata rinviata per la precisazione delle conclusioni e per il deposito delle note conclusive al 26 ottobre prossimo.

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