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Redazione
Marina Militare Italiana – Una parentesi di vita e di quotidianità in un contesto operativo internazionale che ha visto protagonisti, il 26 novembre scorso, due marinai, un uomo e una donna uniti dalla passione per il mare e dall’amore. Lui, sergente imbarcato a bordo di nave Etna, attualmente impegnato nella campagna navale “Il sistema Paese in movimento”, lei, sottocapo facente parte dell’equipaggio di nave Libeccio in missione “Atalanta” per il contrasto alla pirateria sotto egida europea: due militari, due navi, due differenti attività che si accavallano per un impegno complessivo di circa 8 mesi.
Un momento dell'incontro tra i due sposi. L’anteprima dell’incontro si è svolta al largo delle coste omanite durante un rifornimento laterale di combustibile che ha visto le due navi avvicinarsi e unirsi, con le classiche apparecchiature, rimanendo ad una distanza di circa 40 mt l’una dall’altra. Inaspettatamente dalla fiancata del Libeccio si è visto sventolare un insolito striscione con una dedica speciale: “L’immensità di questo mare è nulla in confronto all’amore che provo per te. Tanti auguri amore mio”. Ma il lavoro in mare continua, inarrestabile, e vede i due coniugi impegnati nello svolgere le rispettive funzioni, nel rispetto delle proprie responsabilità. Si sono guardati e salutati, tanta la gioia e la commozione nei loro occhi ed in quelli di chi li conosce ed osserva, tanto il desiderio di superare quei pochi metri per un fugace saluto.
Dopo il rifornimento di combustibile era necessario provvedere al trasferimento di viveri e materiali fra le due navi impiegando con l’elicottero del Libeccio e così è stata concessa al sottocapo la possibilità di volare dal giovane sposo, appontando direttamente sull’Etna. Era il giorno del compleanno di lui, pochi minuti di sguardi, abbracci e lacrime di felicità hanno suggellato il loro breve incontro, inaspettato, ma intensamente vissuto, indimenticabile.
Nave Etna e Libeccio riprendono la navigazione su rotte divergenti, con esse i due militari che dai rispettivi ponti di volo continuano a rimanere uniti con lo sguardo, fino a perdersi oltre l’orizzonte.
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