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Cronaca

Maltempo, perturbazione atlantica in arrivo: freddo, pioggia e neve

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Quasi un metro di neve in 24 ore sulle Alpi del nord Piemonte dove, a quote più basse, sono caduti fino a 100mm di pioggia. È tornato il maltempo su tutta la regione dopo due mesi di siccità quasi totale. Per oggi resta l’allerta gialla nei bacini idrografici settentrionali, dal Biellese all’Ossola, con rischio valanghe al grado 4 (‘forte’, su una scala europea che arriva fino a 5, ‘molto forte’). Dal pomeriggio tempo in miglioramento, prevede Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) la cui rete di stazioni metro ha registrato 100mm di pioggia a Mergozzo (Vco), 64 a Sambughetto Valstrona (Vco); 85 cm di neve fresca sul Monte Moro, sopra Macugnaga (Vco), ma la precipitazione, sia pur meno abbondante, ha interessato tutto l’arco alpino: al Pian del Sole di Bardonecchia (Torino), 42 cm di neve. Scuole chiuse nelle valli Antigorio e Formazza (Vco), è interrotta la ferrovia tra Domodossola e la Svizzera per alberi sui binari nel Canton Vallese. Garantiti i collegamenti con Milano.

Temporali, venti forti ed anche neve – Torna l’inverno sull’Italia per effetto di una perturbazione atlantica che colpirà prima le regioni settentrionali per poi estendersi al Centro ed al Sud. Ad indicarlo è un’allerta meteo della Protezione civile, che prevede, temporali su Piemonte e Lombardia, in estensione a Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Toscana. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.Previste nevicate sopra i 1.100-1.400 metri sui settori alpini di Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, province autonome di Trento e Bolzano, con accumuli al suolo da moderati a localmente abbondanti. Venti forti o di burrasca su Liguria, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria, Lazio, specie zone costiere, e Sicilia, in estensione a Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Coldiretti, salva le semine dopo la grande sete – L’arrivo del maltempo salva le semine primaverili a rischio dopo un mese di marzo che ha fatto registrare il record negativo del 78% di precipitazioni in meno in Piemonte, ma la situazione è grave per la siccità nelle campagne di tutto il centro nord. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati dell’Arpa, in occasione delle condizioni meteorologiche avverse emesso dalla protezione civile per il maltempo che porta di nuovo la neve sulle Alpi. Lungo la Penisola l’area maggiormente penalizzata dalla mancanza di acqua è il Nord-Ovest per l’anomalia climatica di quest’anno, sottolinea la Coldiretti, che ha lasciato senza neve le montagne ed a secco invasi, fiumi, laghi, compromettendo le riserve nei terreni necessarie per le semine di granoturco, soia, girasole, barbabietole, riso, pomodoro; a preoccupare sono anche gli ortaggi e le piante da frutto fiorite in anticipo per le alte temperature. Se da un lato infatti il bel tempo ha permesso agli agricoltori di fare le lavorazioni per preparare il terreno alla semina in modo ottimale, non si può dire la stessa cosa per la germinazione dei semi che, spiega la Coldiretti, può avvenire solo se in presenza di buona umidità del terreno. In queste condizioni il maltempo è manna per gli agricoltori ma per essere di sollievo la pioggia deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa.

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