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Editoriali

MAFIA, SOSTITUTO PROCURATORE DI PALERMO NINO DI MATTEO: "UNA SOLA MANO DIETRO LE MINACCE"

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Tempo di lettura < 1 minutoLa mafia continua ad esercitare il proprio potere con una politica del terrore in cui la sola soluzione al problema vorrebbe essere quella dell'"eliminazione del problema"

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di Angelo Parca

Palermo – La lettura delle minacce di mafia ai giudici di Palermo hanno provenienza "istituzionale o para – istituzionale". La mafia continua ad esercitare il proprio potere con una politica del terrore in cui la sola soluzione al problema vorrebbe essere quella dell'"eliminazione del problema", basta voltarsi indietro e guardare le stragi che questo cancro tutto italiano ha prodotto. Stragi dove a perdere la vita sono stati uomini e donne essenzialmente lasciati soli dalle istituzioni a lottare contro un malessere diffuso e ramificato anche in una parte marcia dello Stato. "Sono convinto che ci sia una sola mano dietro le ripetute minacce ai danni di diversi magistrati palermitani. Una sola matrice, riferibile a qualcuno che intenda destabilizzare la nostra serenita' e attivita', generando in noi una percezione di vulnerabilita'". Lo ha detto il sostituto procuratore di Palermo Nino Di Matteo, ai microfoni di Radiouno Rai. "Nell'arco di due anni – ha aggiunto – episodi del genere hanno riguardato me e altri magistrati che si occupano di indagini e processi importanti che toccano i rapporti tra Cosa nostra e apparati dello Stato. Non credo che sia una coincidenza". Conclude Di Matteo: "Assistiamo a una saldatura in tali minacce e avvertimenti che da una parte hanno provenienza e modalita' tipicamente mafiose, dall'altra una orgine apparente e dichiarata istituzionale o para-istituzionale".