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Cronaca

MAFIA: LA VILLA DI TOTO' RIINA DIVENTA LA NUOVA CASERMA DEI CARABINIERI DI PALERMO

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Tempo di lettura 2 minuti“i mafiosi sono criminali, assassini, ladri di speranza, di futuro e di parole”

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Angelo Barraco
 
Palermo –  E' stata inaugurata la nuova caserma dei Carabinieri a Palermo – Uditore all’interno del complesso residenziale di Via Bernini. La villa è famosa per essere stata il covo di Totò Riina durante l’ultimo periodo della sua latitanza che terminò il 15 gennaio del 1993.  Alla cerimonia molti partecipanti, tra cui; il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette, ha partecipato anche il Presidente della Regione Sicilia, Rosalio Crocella e il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Anche Angelino Alfano intervenuto intorno alle ore 10.00 alla cerimonia in Via Bernini, 54. La villa ora caserma dei Carabinieri sarà intitolata al Maresciallo Mario Trapassi e all’appuntato Salvatore Bartolotta –medaglie d’oro al valor civile- che sono stati barbaramente uccisi durante l’attentato in cui perse la vita il giudice Rocco Chinnici. Alla cerimonia d’inaugurazione vi hanno partecipato anche molte scolaresche di Palermo e le vedove dei militari uccisi, ma hanno partecipato anche il procuratore generale Roberto Scarpinato, il presidente della Corte d’Appello Gioacchino Natole e il presidente del Tribunale Salvatore Di Vitale. Il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha detto: “E' possibile avere un presidio di legalita' sul territorio: questo il simbolo che rappresenta questa caserma nella casa che ospito' Toto' Riina. E' una vittoria dello Stato” che ha aggiunto poi: “"Proprio qui – accanto alla villa simbolo – nascera' una casa comune in un bene confiscato alla mafia”. Hanno presenziato anche altre personalità di spicco come il prefetto Francesca Cannizzo, Umberto Postiglione, direttore dell'Agenzia dei beni confiscati, il questore Guido Longo, al procuratore aggiunto Leonardo Aguenci, l’arcivescono Paolo Romeo e l’assessore regionale all’Agricoltura Nino Caleca. Anche Angelino Alfano, nel corso della cerimonia di inaugurazione, ha esternato il suo pensiero e ha detto: “Oggi e' un giorno bellissimo perche' qualcuno ha vinto e qualcun altro ha perso. Bellissimo perche' lo Stato vince e la mafia perde. Questa era la casa di Toto' Riina, il boss sanguinario che qui trascorreva la sua latitanza. Lo Stato l'ha presa e l'ha consegnata ai carabinieri” poi Alfano ricorda la morte di Dalla Chiesa e la lotta alla mafia dicendo “Quando uccisero il generale Dalla Chiesa andavo alle elementari e ricordo che le maestre ci dicevano che non avremmo mai sconfitto la mafia se non ci fosse stata la ribellione dei giovani. Bene, la ribellione c’è stata. Lo Stato ha varato leggi che  fanno stare i mafiosi al carcere duro. Lo Stato ha approvato norme importanti grazie alle quali diamo i soldi, le imprese e gli immobili sequestrati e confiscati alla mafia a chi la mafia la combatte ogni giorno” continua Alfano dicendo “i mafiosi sono criminali, assassini, ladri di speranza, di futuro e di parole”. L’ex villa del boss è una vera e propria oasi immersa nelle ville più lussuose di Palermo. Il boss aveva creato un’oasi con alberi e prato inglese e persino una piscina. E’ una struttura molto grande in una zona molto popolare della città. Ora tutto è riadattato alle esigenze dei militari. 

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