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Roma

MAFIA CAPITALE, ROSY BINDI: NO SCIOGLIMENTO COMUNE, SERVE TERZA VIA

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Tempo di lettura < 1 minutoSulla scorta di Mafia Capitale, arriva dal presidente della commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi un "vademecum" utile a risollevare le sorti del Comune di Roma.

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di M.L.S.

Roma – Sulla scorta di Mafia Capitale, arriva dal presidente della commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi un "vademecum" utile a risollevare le sorti del Comune capitolino, già fortemente compromesso . L'ex vicepresidente della Camera dei deputati ha dispensato soluzioni nel corso delle comunicazioni con la Comissione sul caso di Mafia Capitale che, negli ultimi mesi, ha fatto tremare anche il cortile all'interno del Campidoglio provocando la mutilazione della giunta in carica. 

Le comunicazioni. Quella che appare davanti agli occhi di Rosy Bindi è :”Una situazione gravissima se un Comune grande come quello di Roma si mostra fragile e indifeso di fronte a una piccola mafia, un sodalizio criminale che ha occupato spazi rilevanti, condizionando pesantemente l'azione politica e amministrativa”. A tal proposito, secondo la testa di serie della commissione Antimafia:”Servono strumenti straordinari che il governo dovrebbe adottare, come un decreto legge che traendo spunto dalla situazione romana, introduca strumenti ad hoc per affrontare le difficoltà di Comuni molto grandi non da sciogliere o infiltrati solo in parte”. Nello specifico:” Una terza via tra scioglimento e non scioglimento, una sorta di tutoraggio e di assistenza dello Stato all'ente locale senza che questo debba essere sciolto e commissariato. Serve una fase di accompagnamento temporaneo – ha sottolineato Rosy Bindi- per il ripristino dell'amministrazione e della legalità che non privi un Comune della guida politica ma lo rafforzi”.