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Roma

MAFIA CAPITALE: MARCO VINCENZI E L’EPILOGO DELLA GRANDE BUGIA

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Tempo di lettura 5 minuti In sequenza temporale emerge anche chiaramente la telefonata di Salvatore Buzzi con il Presidente del Consiglio Regionale, Daniele Leodori

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di Cinzia Marchegiani

Lo avevamo lasciato così, con le sue dimissioni da capogruppo del Partito Democratico alla Regione Lazio, Marco Vincenzi il 9 giugno 2015. Dimissioni seguite però da dichiarazioni relative la "totale estraneità" al suo coinvolgimento in merito alle notizie apparse sugli organi di stampa: “Smentisco di aver presentato in Consiglio regionale emendamenti per finanziare il comune di Roma o i suoi municipi. Non corrispondono nel modo più assoluto a verità e sono destituite di fondamento, quindi, le affermazioni di Salvatore Buzzi su un mio presunto interessamento per far ricevere al municipio di Ostia 600mila euro o qualsiasi altra cifra"- concludeva così la nota delle sue dimissioni nella quale sottolineava –di conseguenza, e lo sottolineo per evitare qualsiasi fraintendimento, non possono essere stati approvati in Consiglio regionale emendamenti del sottoscritto per elargire fondi ad Ostia agli altri municipi della Capitale o al comune di Roma. Ho visto due volte Salvatore Buzzi su sua sollecitazione – continua Vincenzi – e nel corso degli incontri mi aveva chiesto di intercedere per far ottenere fondi ad Ostia. Una richiesta alla quale non ho dato alcun seguito».
 

IL M5S HA TROVATO I DOCUMENTI CHE PESANO COME MACIGNI SU MARCO VINCENZI
Gli emendamenti, erano la prova fondamentale per dimostrare che dietro il disegno criminale vi fosse l’appoggio di un basista all’interno del Consiglio Regionale del Lazio affinché tutto il piano ben congeniato da Buzzi e Carminati andasse in porto. La firma del proponente che ha un nome e cognome, Marco Vincenzi il quale il 16 giugno 2014 ha presentando due emendamenti alla proposta di legge 147/2014, con il primo ha chiesto che al fondo regionale per il riequilibrio territoriale, oltre 33 milioni per il 2014, possano accedere direttamente i municipi della Capitale senza passare dal Campidoglio, con il secondo che una quota del fondo sia destinata in particolare proprio a progetti legati al verde pubblico e al sociale.

LE INTERCETTAZIONI DEL ROS II REPARTO TRACCIANO UN CHIARO LEGAME TRA I VARI ATTORI
Dalle intercettazione tutto era ben noto, quello che mancava era la prova dell’emendamento tanto che si legge nella documentazione dei ROS che: "allo stato delle attuali conoscenze e dal contesto delle telefonate/dialoghi intercettati, non s è in grado di se la somma di 1,2 milioni di euro, e 600 mila euro da ottenere con l'aiuto di Gramazio e Vincenzi siano stati finanziati da parte della Regione Lazio, anche se le indicazioni sopra riportate, propendono per una conclusione favorevole della vicenda…"
Dalla sequenza delle intercettazioni ottenute seguendo i movimenti di Buzzi e Carminati, emerge anche la famosa telefonata di Buzzi al Presidente del Consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori che risulta essere in una sequenza temporale specifica alla attività del Buzzi nei giorni frenetici che lo vedevano impegnato in Regione Lazio per accedere ai finanziamenti disegnati ad hoc per le proprie società.
Si legge dalla fatti documentati dalla relazione del ROS II reparto del 22.12.2014:
Il 26.09.2014, il giorno del pranzo programmato si acquisisce:
– alle ore 08:09.2014, Luca Gramazio chiamava Testa Fabrizio e dopo i saluti gli diceva:”per me tutto estremamente bene, ma… la domanda è: tu come stai combinato stamattina? Cioè, tipo verso le 11/11 e mezza riusciresti a fa un passaggio… in Regione (Testa: “certo”)…eh? Ci vediamo verso le 11, va bene? Testa concordava
– alle 9:37 all’interno dell’ufficio in Via Pomona 63, veniva intercettato un dialogo a cui prendevano parte Salvatore Buzzi, Massimo Carminati e Giovanni Campenni. In un primo momento Buzzi riferiva che non avrebbe fatto in tempo a partecipare all’incontro conviviale previsto per quel giorno a pranzo. Buzzi illustrava a Carminati gli”emendamenti” che Fabrizio Testa avrebbe dovuto portare in originale in Regione, relativi ai nuovi finanziamenti che sarebbero stai ottenuti grazie all’intervento di Luca Gramazio (1.2 milioni di euro) e Marco Vincenzi (600 mila euro) precisando gli importi indicativa ogni singolo municipio: “noi abbiamo questa situazione qua… 1°municipio 240.ooo euro, 2° municipio 340 mila euro….” A tal proposito Buzzi, su richiesta di Carminati, precisava che la documentazione era in originale, perché tramite Testa, avrebbe dovuto essere consegnato a Luca per la successiva presentazione in sede del Consiglio. Buzzi riferiva quindi ulteriori spiegazioni su quali chiarimenti Carminati avrebbe dovuto chiedere e Gramazio nel corso del pranzo cui avrebbe partecipato poco dopo. Buzzi poi proseguiva effettuando alcuni conti, basati sugli importi elargiti a seguito dell’approvazione degli emendamenti dei Municipi di Roma e Bioparco. Dai conti fatti il Municipio di Ostia avrebbe avuto a disposizione 360.000 euro, cui andava aggiunta la somma stanziata grazie all’intervento di “Vincenzi” …”1200 meno 940 fanno 3 e 60, questo è Ostia, più la parte di Vincenzi sempre per Ostia” e “ e ci dovrà pensà Fabrizio” facendo capire che la somma rimanente, ossia 360 mila euro per l’importo messo a disposizione da Marco Vincenzi, sarebbero dovuti essere dirottati sul municipio di Ostia e tale incombenza era stata afidata dal sodalizio a Fabrizio Testa. Dopo la spiegazione della scelta dei primi tre Municipi di Roma, Buzzi mostrava qualcosa a Carminati dicendogli: “guarda Massimio, questi sono gli emendamenti perché i presidenti dei Municipi ci dicono che vogliono la ricevuta della prestazione e poi spiegava a Carminati che quelle che doveva dare a Gramazio erano gli originali degli emendamenti, che era lui che li doveva presentare., rispiegando bene le somme da destinate.
– il 29.09.2014 lo stesso Buzzi chiedeva contezza a Fabrizio Testa sulle richieste del contributo di Ostia e Testa riferiva che l’appuntamento che aveva venerdì per consegnare era a posto. M a Buzzi evidenziava la scadenza che era per il giorno dopo, ma Testa lo rassicurava che era stato spostato al 20 ottobre (2014)
– il 30.09.2014 alle ore 14:03 veniva intercettata la prima telefonata tra il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Daniele Leodori e Salvatore Buzzi i quali fissavano un incontro per il giorno 1.10.2014 in Via del Pisana, presso l’ufficio stesso di Leodori. Nella circostanza quest’ultimo non dava un preciso orario per l’incontro, ma escludeva la fascia dalle ore 12:30 alle 15:00.
-Il giorno seguente, 1.10.2014 al fine di documentare gli spostamenti di Salvatore Buzzi veniva predisposto un servizio o.c.p. in Via Pomina 63 nel corso del quale i Ros documentavano che:
alle ore 10:51 Buzzi fissava un appuntamento presso la Regione Lazio con Luca Gramazio alle successive 11:30, alle 13:35 Buzzi si incontrava con Franco Panzironi su Villa…. e successivamente alle 11:35 dopo aver salutato Panzironi, si dirigeva verso Via della Pisana, ove accedeva all’interno del Parcheggio alle ore 11:55. Buzzi dopo ave parcheggiato andava all’interno degli uffici della Regione Lazio. Alle 12:01 Buzzi informava Piera Chiaravalle degli icontri che aveva fissato: “ a questo punto stò alla Regione, che mi si è capovolta la cosa, invece di andare noi ai campeggi, quelli dei campeggi vengono da noi alle 14:30 e quindi mo so andato alla Pisana, vado a incontrà il Presidente e poi Luca.

– Il 18.10.2014, Alle 12:31, Buzzi giungeva in Piazza Mazzini dove alle 12: 43 giunge Marco Vincenzi e dopo un breve colloquio, Buzzi gli consegnava la documentazione cartacea, Vincenzi dopo averla letta la riponeva nella tasca interna sinistra dei pantaloni…

Grazie agli appostamenti e intercettazioni dei ROS, emerge tutto nei minimi dettagli della storia che legava Gramazio a Vincenzi e altri attori che dovranno spiegare minuziosamente la loro estraneità, ma soprattutto la cronistoria e ora i epzzi di carta dei finanziamenti che sarebbero stati messi a disposizione delle cooperative sociali riconducibili a Buzzi ma non gli emendamenti, con i quali si era realizzata questa fitta. Insomma Buzzi e Carminati erano stati intercettati mentre parlavano di emendamenti con i quali il capo gruppo del PDL, Luca Gramazio e il capo gruppo del PD avrebbero consentito il finanziamento regionale di 1.2 milioni di euro e 600 mila euro da destinare alle società di Buzzi, i quali avevano intercettato destinatari il Comune di Ostia e i primi Municipi di Roma.
Il M5S non solo hanno trovato gli emendamenti presentati da Marco Vincenzi, i quali vengono approvati e inseriti nella legge 14/2014 il 14.07.2014, ma anche il documento con cui il 22.07.2014 la giunta regionale modifica il bilancio regionale per erogare i finanziamenti previsti nella legge appena approvata.
Il M5S venuto in possesso di queste prove tangibili, ha dichiarato che presenterà oggi tutta la documentazione in loro possesso e data ai giornali che ne hanno chiesto una copia, come l’Osservatore d’Italia, alla procura della Repubblica di Roma, e tutti gli atti amministrativi continuando la loro attività di controllo e verifica dell’uso delle risorse pubbliche.
 

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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