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Redazione
Roma – Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha delegato il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, a esercitare i poteri di accesso e di accertamento nei confronti del Comune di Roma a seguito dell'inchiesta su Mafia Capitale.
Intanto, sono in corso da questa mattina, in un'aula del tribunale di Roma, gli interrogatori di garanzia degli indagati finiti agli arresti domiciliari. Tra oggi e domani, davanti al gip Flavia Costantini dovranno comparire Rossana Calistri, Franco Cancelli, Patrizia Caracuzzi, Raniero Lucci, Sergio Menichelli, Marco Placidi, Emanuela Salvatori e Mario Schina arrestati, a seconda delle posizioni, per reati che vanno dalla turbativa d'asta alla rivelazione del segreto d'ufficio, alla corruzione aggravata. Per il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, "I carabinieri e la magistratura, a Roma hanno fatto uno straordinario lavoro smantellando la cupola criminale e un sistema di malaffare che ha corroso la societa', l'economia romana e del Paese, considerato che Roma e' la capitale d'Italia". La diocesi di Roma smentisce la sua implicazione nell'inchiesta sulla cupola mafiosa di Roma.Il cardinale Agostino Vallini spiega che da tempo sta provvedendo a fare chiarezza sulle attivita' dell'ente ecclesiastico "Arciconfraternita SS. Sacramento e di S. Trifone". Il cardinale ha predisposto due visite canoniche all'Arciconfraternita e ha disposto da tempo che essa non sottoscriva nuove convenzioni con alcun ente pubblico ne' con cooperative di qualsiasi genere. Il nome compare ancora sul sito del Vicariato di Roma, perche' "alcuni contratti stipulati in passato stanno arrivando a conclusione", ma la decisione adottata e' quella di "estinguere l'Arciconfraternita"
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