MAFIA CAPITALE E LO SHOW DI IGNAZIO MARINO E GIANNI ALEMANNO

di Matteo La Stella
Roma
– Dopo le bastonate mediatiche che nelle ultime settimane hanno raggiunto Ignazio Marino, il sindaco di Roma esplode alla festa dell'Unità. Risponde alle accuse che lo hanno accerchiato, provenienti da tutte le parti politiche e in particolare dal cortile di casa Pd, dove anche gli adepti più fedeli e i vertici, Renzi compreso, hanno speso parole dure come la pietra nei confronti del sindaco di Roma ormai alla gogna, in attesa di una decisione.

Marino tira fuori le unghie.
“In 2 anni a Roma abbiamo fatto cambiamenti epocali nonostante una situazione economico-finanziaria drammatica”, attacca Marino, prima di scagliarsi sulla giunta di destra precedente alla sua. Proprio parlando di una destra che: “ Non ha vergogna”, Marino graffia:”Tornino nelle fogne da dove sono venuti anzichè dare lezioni di democrazia e rigore!. Dopo l'invito tagliente, il sindaco scuote la testa ad ogni possibile ipotesi di dimissione:” Ho un dovere morale. Non posso fare un passo indietro nemmeno di un millimetro. Io non sono stato stato eletto dai capibastone ma da voi cittadini!”, riferendosi agli elettori del Pd. “Andiamo avanti fino al 2023- rincara la dose Ignazio Marino- e faremo in quel momento il nostro bilancio”.
Le unghie del sindaco capitolino tornano anche sulla giunta Alemanno, che accusa di una pessima gestione dal punto di vista dei servizi erogati e del bilancio.

L'attacco ad Alemanno
Poi, in un secondo momento, si lancia in un attacco frontale nei confronti del suo predecessore Gianni Alemanno. Accusa l'ex sindaco di Roma di averlo contattato per inserire alcuni dei suoi uomini in consiglio di amministrazione: “Ricevetti una telefonata dal mio predecessore Alemanno, che mi disse: 'so che state cambiando i consigli di amministrazione. Ti posso dare due nomi?' Io risposi: 'hai qualcuno bravo, con un buon cv?' Silenzio dall'altra parte”. “Dopo – prosegue il primo cittadino – Alemanno mi dice: 'ma il Pd non ti ha parlato? Rispondo di no aggiungendo: 'qui ora quel Pd a cui eri abituato non c'è più'”.

La risposta di Alemanno

Alla mitragliata dell'attuale sindaco, Gianni Alemanno risponde in una nota:”Ignazio Marino ormai e' al delirio: si inventa telefonate che tra di noi non ci sono mai state, giunge all'insulto personale e utilizza un inconcepibile violenza verbale contro la destra. Ho già dato mandato ai miei legali di procedere con una querela per diffamazione nei confronti del sindaco Marino. E' un personaggio- chiude l'ex sindaco- ormai finito di cui Roma si deve rapidamente liberare”.