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di Maurizio Costa
Roma – Il prefetto delle capitale, Giuseppe Pecoraro, ha preso la decisione di commissariare due appalti che l'Ama, la municipalizzata di Roma per i rifiuti urbani, aveva affidato alla cooperativa "Edera" e al Consorzio Nazionale Servizi di Bologna (Cns). La sfilza di commissariamenti deriva dall'inchiesta Mafia Capitale: infatti, entrambe le cooperative avevano stretti rapporti con Massimo Carminati, ex Nar, e Salvatore Buzzi, indagato già per l'inchiesta romana.
L'accusa ipotizza che Franco Cancelli, presidente della cooperativa "Edera", abbia commesso il reato di turbativa d'asta, spartendo gli appalti proprio con Salvatore Buzzi, braccio destro di Carminati. Cancelli si dichiara innocente e, dopo aver passato un periodo ai domiciliari, adesso è tornato in libertà grazia al tribunale del riesame.
Massimiliano Cesali, avvocato di "Edera", annuncia che la cooperativa "ricorrerà al Tar, perché il commissariamento è basato solamente su ipotesi investigative. E ci sono in ballo 170 lavoratori con le loro famiglie".
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