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Roma

MAFIA CAPITALE: BUZZI PRENDE LE DISTANZE DA CARMINATI

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Tempo di lettura < 1 minuto Per Buzzi, che ha preso le distanze, "anche ideologiche", dall'ambiente che ruota attorno alla figura di Carminati, "qui non e' questione di 'Mondo di mezzo' ma di destra e sinistra

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Redazione

Roma – Il tribunale del riesame, da questa mattina, e' impegnato a valutare i ricorsi presentati dai difensori di Salvatore Buzzi, presidente della Cooperativa 29 giugno, arrestato per associazione di tipo mafioso nell'ambito dell'inchiesta su 'Mafia Capitale', e da quelli di altre 16 persone finite in manette. Buzzi, che ha preso la parola davanti al collegio presieduto da Bruno Azzolini, ha voluto precisare di aver "incontrato per la prima volta Massimo Carminati (l'ex estremista dei Nar, ndr) nel 2012" e di "non aver commesso con lui alcun illecito". Per Buzzi, che ha preso le distanze, "anche ideologiche", dall'ambiente che ruota attorno alla figura di Carminati, "qui non e' questione di 'Mondo di mezzo' (dal nome dell'operazione del Ros che ha eseguito gli arresti, ndr) ma di destra e di sinistra. Io ho vinto appalti gia' quando in Campisoglio il sindaco era Francesco Rutelli", ha precisato. In una memoria il suo difensore, l'avvocato Alessandro Diddi, che tutela gli interessi di altri rappresentanti della '29 giugno', precisa che "Buzzi e' un imprenditore che nel tempo ha saputo creare una struttura di cooperative di lavoro attraverso le quali non solo ha dato lavoro e speranza a tanti detenuti, ex detenuti ed a persone disagiate, ma ha anche creato tantissime occasioni di lavoro che non possono essere certamente considerate espressione di metodo mafioso o di attivita' illecita".
All'esame del tribunale ci sono anche le posizioni di Matteo Calvio, Agostino Gaglianone, Giovanni De Carlo, Riccardo Mancini, Giuseppe Mogliani, Carlo Pucci, Mario Schina, Alessandra Garrone, Emanuela Bugitti, Carlo Maria Guarany, Paolo Di Ninno, Claudio Caldarelli, Raniero Lucci, Patrizia Caracuzzi, Sergio Menichelli e Giovanni Fiscon.

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Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

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ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
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Metropoli

Valmontone, grave incidente sull’A1: un morto e tre feriti

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Tragico incidente quello avvenuto questa mattina poco prima delle 10 sull’autostrada A1 dove sono state inviate due squadre dei Vigili del Fuoco all’altezza dell’uscita di Valmontone in direzione di Roma. L’incidente ha coinvolto tre autovetture e un van, provocando la morte di una persona e il ferimento grave di altre tre.

La vittima è una donna di 62 anni di nazionalità tedesca

I tre feriti sono stati soccorsi dal personale del 118, che è intervenuto sul posto con diverse ambulanze e un elisoccorso. Per permettere le operazioni di soccorso, la carreggiata in direzione Roma è stata temporaneamente chiusa.

Sul luogo dell’incidente è intervenuta anche la polizia stradale, incaricata di gestire la viabilità e condurre i rilievi necessari per chiarire la dinamica dello schianto.

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Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

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I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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