MAFIA CAPITALE: ARRESTATO MARIO MONGE

di Maurizio Costa

Roma – Il secondo filone dell'inchiesta Mafia Capitale ha cominciato a mietere le sue vittime. Tra le 44 persone arrestate questa mattina dai carabinieri del Ros, compare Mario Monge, presidente del consorzio di cooperative Sol.Co. I business che avrebbe gestito attraverso le cooperative sono infiniti e toccano moltissimi campi diversi: dal cinema ai cassonetti gialli, passando per i Cup (Centro Unico Prenotazioni), con il quale si prenotano visite ed esami diagnostici.

Cup – Il Sol.Co., infatti, rientra nel filone di Mafia Capitale proprio per le gare d'appalto, che non sarebbero state completate in modo lecito. Nell'informativa dei carabinieri di questa mattina, si legge che “mediante intese, collusioni e accordi fraudolenti tra i partecipanti alla gara e con Angelo Scozzafava, pubblico ufficiale componente la commissione di aggiudicazione, finalizzati a ottenere per RTI Sol.Co. l'aggiudicazione di uno dei lotti in concorso, turbavano la gara comunitaria centralizzata a procedura aperta finalizzata all'acquisizione del servizio CUP occorrente alle Aziende Sanitarie della Regione Lazio per un importo di 91.443.027,75 euro”.

Business milionari che vedono Monge al centro dei giochi. Ricordiamo che il consorzio Sol.Co. racchiude almeno 89 cooperative diverse, operanti a Roma e in Italia.

Cinema Aquila – tra queste coop compare anche la “N.C.A.” che gestiva, fino a qualche giorno fa, il Nuovo Cinema Aquila di Roma, bene espropriato alla mafia dal comune e affidato proprio a Monge. Dopo le inchieste de L'Osservatore d'Italia, il comune di Roma ha levato la gestione alla N.C.A., riscrivendo un nuovo bando. Questo esproprio è avvenuto perché il Sol.Co. ha subconcesso il cinema, andando contro le regole del bando.

Affidamenti diretti – Un'altra inchiesta portata avanti dalla nostra testata è quella che riguarda le gare ad affidamento diretto indette dal comune di Roma. Il dato fu eclatante e nel giro capitò un'altra volta il Sol.Co.: su 1040 gare, meno di venti sono state effettuate attraverso una procedura pubblica e aperta a tutte le altre cooperative. Infatti, ben 571 appalti sono stati concessi con la procedura negoziata, che prevede comunque una scelta di operatori invitati alla partecipazione dal comune di Roma.

Ed ecco che compare Monge: il consorzio di cooperative “Sol.Co.” di Mario Monge ha vinto più di 30 gare attraverso l'affidamento ristretto. Il comune, infatti, ha invitato solamente un numero di operatori ristretto. In questa maniera, il Sol.Co. ha ricevuto quasi 150mila euro in un anno per vari progetti, come “Porte Sociali”, “Servizio accoglienza” e il monitoraggio dei servizi migranti e per l'inclusione sociale.

Cassonetti gialli – Ma non finisce qui. Mario Monge avrebbe gestito anche il business dei cassonetti per riciclare abiti usati. Sempre una nostra inchiesta svelò che la cooperativa "New Horizons", facente parte sempre della Sol.Co., ha gestito per anni i cassonetti gialli per la raccolta degli abiti usati, gestendo un business milionario. In quel caso, uscì la notizia che gli abiti usati, invece che essere donati ai poveri, sarebbero stati venduti all'estero o ad aziende italiane.

Intercetteazioni – Infine, pubblichiamo le intercettazioni che creerebbero un contatto diretto tra Monge e Salvatore Buzzi, braccio destro di Massimo Carminati.

Legenda: MM (Mario Monge); 
S. (Salvatore Buzzi);

MM: (in ambientale) vorrei dire una cosa.
S.: (Salvatore Buzzi): Mario.
MM: Salvatore, eccomi qua.
S.: ma com’è che hai fatto quel poderoso progetto sul Servizio Giardini?
MM: non ho capito.
S.: hai fatto la gara del Servizio Giardini, dieci lotti.
MM: ah, si, va be’, però… non sapevo… non mi han detto niente, io avevo parlato con… eh, con coso, se c’era spazio per un… un’offerta nostra, eh… e coso, come si chiama? Eh…Montani (Alessandro, ndr) mi ha detto: io ho detto: . cioè, però così io non sapevo niente…
S.: eh, però… stai proprio su de me, me potevi anda’ su Montani, ma chi se lo inculava Montani.
MM: ma io non lo sapevo, non lo sapevo, me l’ha detto Montani, non mi ha detto chi partecipava, io…
S.: senti ma se doves… se dovesse anda’ male… ci sono problemi?
MM: assolutamente no.
S.: no, se dovesse anda’ male pe’ me che vinci te, dico (ride) mortacci tua!
MM: ah, ah no, se dovesse andar male in che… in che senso? Cioè, no, non è… vedia'… proviamo a fa’, cioè, per me, io l’ho fa… l’ho fatta perché l’ave… l’avevan fatta fare cosi,ma non…
S.: non è stra… non… non è strategica per te, no?
MM: come?
S.: non e strategica?
MM: no, no
S.: va bene, grazie, grazie
MM: però… considera che c’era… eh, io, io avevo… mi sono venuti a cercare Valà con una sua piccola cooperativa e l’Esempio, io non… manco sapevo che c’erano queste cose
S.: va be’ poi me li vado a incula’ io a questi
MM: però, senti, vogliamo vederci un attimo, troviamo una soluzione se c’è un problema
S.: va bene, se ci fossero problemi, non ci so’ problemi
MM: se ci fossero problemi, io spero di no che noi siamo fuori, però se ci fossero dei problemi fammi sapere.
S.: d’accordo.
MM: e ci vediamo immediatamente, immediatamente.
S.: tranquillo, tra… tranquillo.
MM: e io ti spiego come sono arrivati da me.
S.: tranquillo, ok.

Alle 14.01, appresa la notizia che Eriches 29 aveva vinto la gara, Salvatore Buzzi inviava subito un sms di ringraziamento a Mario Monge della coop. Il Sol.Co.: “Ok grazie sei un amico”.