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Grottaferrata (Rm) – La Scuola tennis della Madonnella viaggia sempre a gonfie vele. A dispetto delle problematiche legate alla pandemia, il circolo di via di Villa Grazioli a Grottaferrata continua a formare ragazzi e soprattutto a favorirne la socializzazione, come specifica il maestro Daniele Rosa: “Come facciamo sempre, anche in questa stagione siamo partiti a settembre con una serie di prove gratuite e poi a fine mese abbiamo formato i gruppi, cercando di farli in modo più omogeneo possibile. I corsi coinvolgono appassionati dai 5 anni fino al corso adulti: coi bambini si fa avviamento, si divertono e conoscono il gioco in tutte le sue forme, interagendo tra di loro in special modo in un periodo come questo in cui si sono un po’ allontanati a causa delle restrizioni e delle paure legate al virus. Poi ci sono i gruppi maggiori, ovvero Under 10, Under 15, Under 18 e appunto i gruppi adulti che sono formati da un massimo di quattro persone. Con tutti il nostro obiettivo è di farli appassionare al tennis e trasmettere la passione per la parte del gioco, facendo trovare loro il gusto di esprimersi nel colpire una palla. Una volta scoperto questo si vede negli occhi la soddisfazione di ogni singola persona, dalla più piccola alla più grande. Ecco perchè il motto del nostro circolo è “take your tennis” e cioè “fai il tuo tennis” perché non ne esiste uno solo. Basti vedere i grandi campioni di oggi quanto siano tecnicamente diversi. Inoltre abbiamo un bel gruppo agonistico con Under 12, Under 14 e Under 16: tanti ragazzi sono partiti dal mini-tennis e ora ce li troviamo ormai grandi. Si sono appassionati a questo sport e legati a questo ambiente e questa è la nostra soddisfazione maggiore. Inoltre ci sono persone che si sono allontanate e poi sono ritornate, d’altronde il circolo è cresciuto tanto anche a livello strutturale nel corso degli anni”. Tra i ragazzi che sono tennisticamente cresciuti alla Madonnella c’è anche Lorenzo Di Tommaso che ormai da un paio d’anni è entrato nello staff tecnico: “Sono molto legato a questo circolo perché c’è un forte senso di familiarità. Mi occupo di tutte le fasce d’età, ma lavorare coi bambini e vederli andare via felici è la cosa più bella che ci sia: amo trasmettere la mia grande passione per il tennis, tramandata dai maestri Mario Adriani e Daniele Rosa che mi hanno allenato. E’ un’esperienza molto bella perché anche questi bambini dimostrano una grande voglia di imparare e poi ho scoperto l’altro “lato” dell’esperienza tennistica, passando da allievo a istruttore. Quale delle due “versioni” è più semplice: oggi dico l’atleta, visto che come istruttore devi sforzarti di capire chi hai davanti e spesso devi coglierne le sfumature psicologiche”.
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