Connect with us

Cronaca

MADDIE: LA VICENDA DELLA SCOMPARSA DELLA PICCOLA NON HA ANCORA UN COLPEVOLE.

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti E' il 3 Maggio 2007 quando la piccola sparisce dalla stanza del resort di Praia da Luz in cui è in vacanza con la mamma e il papà.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

di Christian Montagna

I fatti
Senza dubbio, ricorderete tutti la vicenda della piccola Maddie che per anni ha tenuto il mondo intero con il fiato sospeso. E' il 3 Maggio 2007 quando la piccola sparisce dalla stanza del resort di Praia da Luz in cui è in vacanza con la mamma e il papà. Una storia che ricorda le tante altre sparizioni di bambini in Italia. Da subito nascono difficoltà nelle indagini, forse qualche ambiente contaminato o qualche idea sbagliata seguita. Il caso diventa mondiale e l'intero globo si mobilita per la piccola, invano. Di Maddie nessuna traccia, pare essere svanita nel nulla.

Le prime indagi
Sin dai primi momenti della sparizione, le indagini sembrano escludere alcune piste. Il racconto della famiglia non viene considerato realistico e si comincia a cercare la piccola, sperando che sia viva. A gennaio, il possibile arresto di tre uomini incastrati dalle telefonate si rivela una bufala. Gli investigatori locali cominciano dopo non poche diatribe a collaborare con Scotland Yard per convogliare le forze nelle ricerche della piccola. Diventa sempre più plausibile l'ipotesi di omicidio. E cominciano a pendere ipotesi sulla famiglia.

Kate Mc Cann accusata da un poliziotto
Nonostante le innumerevoli ipotesi vagliate in questi anni, pare che a qualcuno sia scappata una possibile verità. In un libro intitolato " Maddie, l'indagine proibita", un poliziotto Goncalo Amaral, che prende parte alle ricerche della piccola, accusa la signora Kate Mc Cann madre della piccola, di averla uccisa e di averne nascosto il corpo. Che si tratti di un raptus di follia o di un incidente, il poliziotto dice di non esserne certo ma è sicuro della responsabilità della signora Kate in questa triste vicenda.

Il processo: Kate Mc Cann denuncia il poliziotto per diffamazione
Alle accuse esplicitate nel libro, la signora Kate Mc Cann proprio non ci sta. Nonostante il diritto alla libertà di parola, la signora decide di denunciare il poliziotto e di trascinare la vicenda in tribunale. Per questo infatti, in Portogallo, denuncia per calunnia e diffamazione l'agente che ha seguito le ricerche della piccola. Il processo ancora in atto non si è concluso ma pare essere alquanto complicato. Il poliziotto, dal suo canto, si difende: afferma di non aver aggiunto nulla di nuovo a quanto è già scritto nei fascicoli della procura. Si ribella dall'accusa di calunnia e fermamente cerca di convincere chi lo ascolta sulla sua verità riguardo i fatti.

La Procura e i dubbi sulla famiglia di Maddie
Subito dopo la denuncia della scomparsa della piccola, gli investigatori locali, escludono immediatamente l'ipotesi di rapimento attribuendo una possibile responsabilità alla famiglia stessa. Un racconto quello fornito dalla madre di Maddie che non ha convinto nessuno. Da qui, viene subito scartata l'ipotesi del sequestro e della sparizione. Si comincia ad indagare sulla madre e sul padre, cercando di capire in che modo la bimba potesse essere sparita. Diventa quasi concreta l'ipotesi di omicidio. Nonostante le risorse tecniche e scientifiche che dovrebbero aiutare gli inquirenti nelle indagini, non si riesce a trovare nulla di schiacciante che possa incastrare il o i colpevoli. Le indagini dunque si fermano e dopo aver messo più e più volte in piedi la scena dell'ipotetico crimine, il risultato è ininfluente. La domanda spontanea che a tutti sorge è: perchè tanti sbagli nelle indagini? Possibile che i nostri investigatori siano inaffidabili?


Il fratellino di Maddie e le domande sulla sorella
Stanca e visibilmente provata, la signora Kate Mc Cann per anni apparsa in televisione esanime e sfinita chiede pubblicamente di non diffondere notizie false sulla vicenda. Il fratellino della piccola Maddie che all'epoca della sparizione aveva soltanto due anni, secondo i racconti di Kate, comincia ad interrogarsi sulla vicenda che ha coinvolto la piccola sorellina. Chiede dunque esplicitamente alla madre notizie sull'assassino e visti i sospetti, ipotizza un coinvolgimento della stessa nella vicenda. Alla domanda se Maddie fosse stata uccisa e nascosta in un armadio dalla madre, Kate scoppia e chiede pubblicamente a televisioni e giornali di non diffondere alcun tipo di informazioni se non quelle accertate.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

Continua a leggere

Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

Continua a leggere

Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti