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Editoriali

Madalina Pavlov: Intervista all'Avvocato Petrongolo "Siamo fermamente convinti che comunque c’è qualcuno che sa"

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Tempo di lettura < 1 minutoMadalina quel pomeriggio chiama anche un’amica che vive a Napoli dicendole che stava per realizzare il suo più grande sogno…

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di Angelo Barraco

 

Madalina Pavlov era una ragazza di 21 anni che viveva a Reggio Calabria con la madre e la sorella. Era una studentessa universitaria che aveva frequentato la facoltà di lingue all’Università di Messina, successivamente le sue ambizioni e le sue scelte professionali erano cambiate e aveva deciso di trasferirsi alla facoltà di Giurisprudenza della sua città. Era una ragazza dinamica e attiva nel sociale e nel tempo libero lavorava in una pizzeria  in Corso Vittorio Emanuele. Il 21 settembre del 2012 termina il suo turno di lavoro alle 15.00 e successivamente si incontra in un bar con il suo ex fidanzato, intrattenendosi con esso fino alle 17.45. Successivamente lui si reca a lavoro, rimanendoci fino a tarda serata. Madalina quel pomeriggio chiama anche un’amica che vive a Napoli dicendole che stava per realizzare il suo più grande sogno, quello di trasferirsi in Australia. Ma purtroppo quella telefonata piena di speranze, di prospettive rivolte ad un futuro oltremanica e di illusioni rivolte ad un mondo ancora tutto da scoprire si sono spezzate troppo presto. Madalina era attesa in pizzeria alle ore 19.00 ma non si presenta sul luogo di lavoro poiché la giovane muore in circostanze anomale in Via Bruno Buozzi alle ore 21.00. La morte di Madalina è sopraggiunta 

[ESTRATTO DALL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA VIRTUAL PAPER – PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI PER APRIRE L'EDIZIONE DEL GIORNALE E ANDARE ALLE PAG. 8 E 9]