Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
MACERATA – Emergono importanti novità sul brutale omicidio di Pamela Mastropietro, 18enne romana uccisa, fatta a pezzi e occultata all’interno di due trolley abbandonati nelle campagne del Maceratese, a Pollenza. I Carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Macerata hanno posto in stato di fermo per omicidio un nigeriano, già noto alle forze dell’ordine ma in regola con il permesso di soggiorno. L’attenzione è caduta sull’uomo a seguito di alcune immagini di un sistema di videosorveglianza che lo hanno immortalato mentre seguiva Pamela.
Si apprende inoltre che i carabinieri del Ris hanno rinvenuto i vestiti della vittima sporchi di sangue e altre tracce ematiche
E’ stato trovato inoltre lo scontrino della farmacia. L’uomo, nel corso dell’interrogatorio, avrebbe ammesso di aver seguito la giovane, ma avrebbe negato, invece, ogni responsabilità e coinvolgimento nella morte, indicando altri soggetti che, secondo lui, potrebbero essere coinvolti. Sono state intanto avviate le attività di perquisizione e interrogatorio: ad un appartamento sono stati posti i sigilli per poter effettuare rilievi di natura scientifica. E’ stata perquisita un’altra abitazione dove vivono due stranieri, già interrogati.
Pamela Mastropietro era ospite dal mese di ottobre presso la comunità di recupero “Pars”, dove stava lottando con la sua dipendenza dalle droghe
“Tutto passa” scriveva in calce sul suo profilo facebook, un messaggio di speranza scritto da una ragazza che amava la vita, stare con i suoi amici, con il suo ragazzo che l’amava tanto. Una tranquillità che improvvisamente si è tramutata in angoscia e senso di vuoto quando il 29 gennaio, Pamela si era allontanata volontariamente dalla comunità, lasciando i documenti e il telefono ma portando con se soltanto un trolley: era forse lo stesso che pochi giorni dopo conteneva parti del suo corpo? Immediatamente sono scattate le ricerche ed è stato lanciato un appello dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”. Non passava di certo inosservata Pamela, era una bella ragazza alta un metro e 65, aveva i capelli castani e occhi castani, che in passato aveva già tentato di andar via da un’altra comunità in cui era ospite.
Il cadavere della giovane è stato rinvenuto mercoledì mattina da un automobilista che aveva notato i due trolley in via dell’Industria, nei pressi di una villetta
L’automobilista pensò inizialmente che all’interno dei trolley vi fosse droga o refurtiva, ma all’arrivo dei Carabinieri la macabra scoperta: il corpo della giovane era fatto a pezzi, privo di vestiti, resti perfettamente puliti e nessuna traccia ematica. Chi ha ucciso Pamela? Perché? Tante le ipotesi formulate in merito alla morte della giovane e tanti gli interrogativi che balenano nella mente degli investigatori. Gli inquirenti hanno acquisito i video del sistema di sorveglianza della villetta di fronte al luogo in cui sono stati abbandonati i due trolley, sono stati ascoltati i residenti e i proprietari degli immobili. Dal modus operandi si evince che ci troviamo di fronte un killer abile, meticoloso e professionista, che non ha certamente lasciato nulla al caso.
La vicenda riporta alla mente un caso analogo risalente al 4 novembre scorso
Siamo ad Alice Castello (Vercelli), località Sorti, alcuni cacciatori lombardi rinvengono una valigia chiusa e allarmati dall’odore forte decidono di aprire: al suo interno vi è un corpo in avanzato stato di decomposizione, in posizione fetale. Non vi erano scarpe né vestiti ma brandelli di tessuto. La valigia in cui è stato rinvenuto il corpo era di colore blu scuro. Non è stato possibile stabilire se si trattasse di un uomo o di una donna a causa dell’avanzato stato di decomposizione.
Angelo Barraco
Correlati