Roma
MACCARESE IMPIANTO BIOGAS. LETTERA AL PRESIDENTE DELL'AMA: 5 MOTIVI PER RITIRARE IL PROGETTO
Tempo di lettura 5 minutiIl Comitato Rifiuti Zero Fiumicino scrive una lettera aperta al Presidente dell'AMA Piergiorgio Benvenuti
Tempo di lettura 5 minutiIl Comitato Rifiuti Zero Fiumicino scrive una lettera aperta al Presidente dell'AMA Piergiorgio Benvenuti
Published
12 anni agoon
Redazione
Maccarese (RM) – Sulla questione dell'impainto di biogas il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino scrive una lettera aperta al Presidente dell'AMA Piergiorgio Benvenuti chiedendo di ritirare il progetto per "5 ottime ed inconfutabili ragioni".
Di seguito riceviamo e pubblichiamo la lettera del Comitato Rifiuti Zero di Fiumicino
"Egregio Presidente Benvenuti,
ci riferiamo al progetto di impianto a biogas con annessa centrale termoelettrica e depuratore che AMA intende localizzare a Maccarese in Via dell’Olmazzeto; senza tanti giri di parole, dopo aver attentamente esaminato il progetto, chiediamo che AMA proceda con il ritiro della domanda di autorizzazione di questo impianto per i seguenti motivi:
1. E’ un progetto inaccettabile dal punto di vista ambientale e paesaggistico per la localizzazione all’interno della Riserva Naturale Statale del Litorale, in un territorio ricco di vincoli ambientali ed archeologici, come ben espresso nel parere negativo irrevocabile delle strutture del Ministero del Beni Culturali, nel parere negativo della Regione Lazio area Urbanistica, nel parere negativo dell’Amministrazione di Fiumicino anche nella veste di Ente Gestore della Riserva Naturale;
2. E’ un progetto inaccettabile dal punto di vista dell’inquinamento dell’aria che produrrà nel circondario, testimoniato sia dai nostri studi, ma soprattutto dal parere negativo dei Medici per l’Ambiente (ISDE Alto Lazio) e per le perplessità che anche la Regione Lazio Area VIA ha formalizzato;
3. E’ un progetto industriale costoso, circa 63 Milioni di Euro, costi che in grande parte sono assorbiti da opere propedeutiche all’impianto in se stesso (che tratterà al massimo 108.000 tonn/anno di organico), parliamo di consolidamento di strutture pesanti su terreni che fino a qualche decennio fa erano parte di una palude, della necessità di costruire un depuratore vista la grande mole di acqua in circolo, della necessità di un adeguamento strutturale ed importante della rete fognaria. Ma lo consideriamo anche un investimento sbagliato, visto che 63 Milioni di Euro sono sufficienti e probabilmente in eccesso per costruire tutta l’impiantistica aerobica necessaria al trattamento di tutto l’organico prodotto a Roma nell’ambito degli obiettivi di differenziata presenti nel piano per Roma nei prossimi 2 anni. In un momento di ristrettezze per il paese (non parliamo dei bilanci dell’AMA per carità divina), è un progetto faraonico (3° impianto per dimensioni in Italia, 1° impianto per dimensione nel Centro Nord) che nessuno si può permettere;
4. E’ un progetto che la stragrande maggioranza delle forze politiche di Fiumicino ha già bocciato, verificate le dichiarazioni pubbliche, ma soprattutto gli atti formali dall’attuale maggioranza visto il parere contrario molto articolato espresso in Conferenza dei Servizi, visto l’adeguamento del regolamento di igiene e sanità sulle distanze minime tra abitazioni ed impianti insalubri definite in 1000m dalle case sparse e 2000m dai Centri Abitati e dagli edifici pubblici (l’impianto sarebbe posizionato a poco più di 200m dalla prima casa abitata ed a circa 600m dal limitare dell’abitato di Torrimpietra. Il progetto è stato inoltre bocciato sonoramente anche dalle forze politiche attualmente all’opposizione. Chiunque amministrerà questi territori a valle della tornata elettorale si opporrà al progetto;
5. E’ un progetto che tutti i Cittadini contrasteranno fino all’ultimo sia a livello della protesta di piazza sia a livello dell’azione legale; siamo pronti a proporre ricorso al TAR non appena il progetto venisse autorizzato. Non è possibile, per nessuno, imporre progetti di impianti potenzialmente nocivi, soprattutto sbagliati, alle popolazioni (circa 14.000 abitanti nel circondario), progetti che negano gli indirizzi di sviluppo che il territorio di Fiumicino si è dato mediante le funzioni politico-amministrative deputate e democraticamente elette.
Confidiamo quindi nel buon senso, Suo personale, ma anche della Società che rappresenta, peraltro Società a capitale pubblico. Noi Cittadini non abbiamo lottato per un anno interno contro l’ipotesi di discarica e/o inceneritore a Pizzo del Prete ed a favore di un ciclo sostenibile per la gestione dei rifiuti, per poi ritrovarci un mega impianto nocivo a Maccarese; che sia chiaro.
Fiumicino 25 Marzo 2013 Comitato Rifiuti Zero Fiumicino"
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