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Redazione
Fiumicino (RM) – "La questione del Biogas a Maccarese non si chiude con l’emendamento relativo alle distanze minime tra le abitazioni e gli impianti insalubri, è un passaggio importante che resterà nel regolamento comunale anche per il futuro e di cui diamo atto al Consiglio Comunale, ai Gruppi Consiliari e a quei Consiglieri che dalla prima ora hanno dichiarato la propria contrarietà a questo impianto (i Cosiglieri Bossoni, Calicchio, De Vecchis, Graux , Sabelli, Scarabello, Severini), ma che purtroppo non scrive la parola fine al problema specifico. – Dichiarano in una nota dal Comitato Rifiuti Zero Fiumicino – L’impianto dell’AMA è citato all’interno del Decreto Clini sull’emergenza rifiuti – prosegue la nota – e la procedura autorizzativa, attualmente sospesa presso la conferenza dei servizi, è in attesa che la Regione Lazio proceda con la Valutazione di Impatto Ambientale (la famosa VIA); se questa valutazione sarà disponibile entro il 15 febbraio prossimo, il decreto Clini prevede che le Amministrazioni coinvolte autorizzino o meno l’impianto, altrimenti questa procedura verrà definita dal Super Commissario Sottile, per mezzo dei poteri che gli sono stato attribuiti dal decreto stesso.
Per questo continuiamo a sollecitare l’Amministrazione a formalizzare al Commissario Sottile l’opposizione a questo impianto a Maccarese, è necessario rafforzare il NO deciso che il Ministero dei Beni Culturali ha già esplicitato nelle giuste forme in conferenza dei Servizi.
Ma il biogas non è solo l’impianto dell’AMA, sono anche i due impianti di Benetton su viale Maria costruiti a circa 200 meri dalle abitazioni e a 600 dall’istituto tecnico agrario. Tempo fa abbiamo chiesto alla Maccarese SPA quali sistemi di controllo dell’inquinamento fossero presenti sia sull’impianto da 665Kw già in esercizio, che sul costruendo da 1Mw e di predisporre interventi di mitigazione del rischio inquinamento dell’aria e del terreno dove viene sversato il digestato, proprio in virtù della vicinanza delle case della scuola.
Abbiamo ricevuto una risposta rassicurante, ma priva di dati a supporto (ricordiamo che la sommatoria dei due impianti corrisponderà a più della metà della potenza dell’impianto ipotizzato a Maccarese). Non ci bastano le parole, ci occorrono i numeri: vogliamo capire se la già critica della qualità dell’aria viene ulteriormente compromessa dalle emissioni di questi impianti.
La qualità della vita dipende dalla qualità dell’aria, dell’acqua del suolo e del sottosuolo, da quello che mangiamo, beviamo e respiriamo. Siamo un comune che già registra un inquinamento importante che lo colloca in zona B (comune in cui si è già o sta per verificarsi il superamento dei limiti di legge di almeno un inquinante), e che dovrebbe mettere in campo azioni di risanamento ambientale. In questi ultimi giorni assistiamo ad un iper attivismo dell’amministrazione nel portare avanti progetti, impegnare risorse economiche anche rilevanti e ci chiediamo: perché questa amministrazione non si dota di un sistema di rilevamento della qualità dell’aria, visto che i documenti ufficiali di Regione e Provincia certificano che questo territorio è in una situazione critica con conseguente rischio salute? Perché si trovano risorse per molte cose, anche importanti, ma per la salute delle persone non si mette in campo nulla di concreto? Siamo fermi ad una proposta di delibera datata metà 2012 in cui si prevedeva l’acquisto di UNA centralina di rilevazione della qualità dell’aria, proposta di delibera mai portata in discussione. – La nota conclude – Occorrono i fatti e chiediamo quindi che vengano destinate consistenti risorse economiche per questa importantissima campagna di monitoraggio dell’aria; una centralina è inutile, è una beffa per un territorio vasto come il nostro e che ospita da quarant’anni il più grande aeroporto d’Italia.
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