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7 anni faon
Un altro scandalo M5S, un MoVimento che non si sta dimostrando poi così diverso dagli partiti. I vertici di M5S prendono le distanze da Emanuele Dessì, attivista della prima ora e candidato per il Movimento al Senato: il primo colpo, quello del balletto in palestra con il pugile poi condannato per usura Domenico Spada, lo aveva incassato bene; già meno il secondo, il post Fb in cui lui stesso, nel 2015, raccontava di aver “menato ragazzi romeni” che lo insultavano.
Poi Piazza Pulita ha dato il colpo del ko: un canone di affitto da 7 euro al mese che Dessì pagherebbe a Frascati per la casa popolare dove abita’.
Comune Frascati, assegnazione casa a Dessì è regolare – “L’assegnazione della casa a Emanuele Dessì è regolare e non risulta moroso”. Lo precisa il comune di Frascati a proposito dell’abitazione assegnata al candidato al senato di M5S. “Per completezza di informazioni, lo stesso Dessi’ si era reso disponibile ad aumentare il valore del canone mensile corrisposto ma ciò non è stato possibile perché il Canone è correlato al reddito dichiarato”, precisa la nota del comune di Frascati. “Dalle verifiche svolte risulta che il signor Emanuele Dessi’ è in possesso di regolare assegnazione fin dal 1989 e non risulta moroso”, si legge nella nota del Comune di Frascati. L’amministrazione comunale inoltre precisa che “ha da tempo avviato un’azione di controllo, attraverso gli uffici dei Servizi Sociali, per verificare la posizione degli assegnatari degli immobili Erp. L’iniziativa mira a verificare se sussistano situazioni irregolari. Nel caso verrà posto rimedio”.
Dessì, casa? Ho provato a pagare 200 euro mi dissero no -“Ho chiesto di pagare una cifra più congrua, più alta ho provato a pagare fino a 200 euro al mese ma la legge non me lo ha permesso e mi sono stati rigettai”. Lo ha detto in diretta Fb Emanuele Dessì, il candidato M5S al Senato in merito all’abitazione assegnata. “La storia di questa casa nasce nel 1943 quando col bombardamento a Frascati la mia famiglia perse tutto. Mia nonna rimase lì fino al 1987 dove morì. Dopo una vertenza la casa venne data a me, mia madre e mio cugino nel 1999. Io non ho rubato nulla”, aggiunge.
Dessì, no ho frequentato il clan Spada ma il pugile Domenico Spada – “Durante la primavera del 2014 misi un video su una palestra in cui c’era il campione Domenico Spada. Io non frequentavo nessun clan Spada, frequentavo il pugile campione del mondo che si chiama Domenico Spada. Mi interessava il suo talento”. Lo ha detto in diretta Fb Emanuele Dessì.
Dessì, romeno picchiato? Non volevo menare nessuno – “Il video in cui litigavo con dei ragazzi romeni era pubblico da anni. Non volevo menare quella persona, è capitato. Queste cose sono uscite dopo la presentazione della lista del M5s, non è un caso. E’ stato tirati tutto fuori ad arte per colpire il partito che rappresento. Mi scuso di quel gesto. Camminavo con mia moglie all’epoca e uno di loro mi chiede una sigaretta. Io non fumo e gli rispondo di non averla, lui mi sputa sui piedi e si gira”. Lo ha detto in diretta Fb Emanuele Dessì. “Mia moglie gli ha chiesto ‘ma cosa fai’ – ha aggiunto – e lui ha detto in romeno una volgarità. Poi mi ha sputato. Forte dell’esperienza pugilistica ho colpito quell’uomo, dovevo difendere mia moglie e i miei figli. Ho sbagliato a condividere uno sfogo. Non sono un razzista”.
Dopo un pressing durato alcuni giorni, intanto , Luigi di Maiorivendica il suo ruolo di “capo politico del movimento. ‘Il mio dovere – dice – è tutelare il movimento. Grazie ai giornalisti che hanno fatto gli approfondimenti. Abbiamo avviato tutti gli accertamenti stamattina, se dovesse essere vero quello che sta emergendo, allora non avremo nessun problema sul fatto che queste persone non possono stare nel movimento, quindi dateci il tempo di fare gli accertamenti”.
A precisare la propria posizione è anche Roberta Lombardi: deputata cinquestelle che punta alla presidenza della Regione Lazio, cui Dessì è vicino. “Ma non è – precisano dall’enourage della candidata alla Pisana – non certo il suo braccio destro”.
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