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di Maria Pace
BRUXELLES – Fare una votazione online su un accordo già preso. Sì più o meno è andata così anche se forse la tanto sbandierata democrazia e partecipazione avrebbe dovuto partire ancor prima che Beppe Grillo si avvicinasse al leader europeista. Ciò soprattutto a causa della linea che finora ha tenuto il Movimento Cinque Stelle: antieuropeista. però, evidentemente i tempi sono cambiati e ci si deve confrontare con numeri, poltrone e amministrazioni. Dunque si ritocca lo statuto, non si cacciano gli indagati, si chiude un occhioi su scivoloni, si aspetta che si sgonfino gli scandali delle firme false e si tira innanzi. Ci può stare, nessuno dice niente ma perché si è fatta la campagna elettorale su motti e slogan che poi sono tramontati? Eppure arriva il sì al passaggio nelle votazioni online. La votazione online indetta sul blog di Beppe Grillo dice sì alla proposta di passaggio del M5S nel gruppo europeo Alde. Alla votazione, si legge sul blog, "hanno partecipato 40.654 iscritti certificati. Ha votato per il passaggio all'Alde il 78,5% dei votanti pari a 31.914 iscritti, 6.444 hanno votato per la permanenza nell'Efdd e 2.296 per confluire nei non iscritti", ovvero nel gruppo Misto.
Nei fatti da Bruxelles arriva la conferma che il Movimento 5 Stelle ha raggiunto un "accordo di principio" con il gruppo Alde per un'alleanza al Parlamento europeo. Come spiega a Bruxelles il portavoce Diego Destro, non sarebbe stato possibile sottoporre al voto online una simile decisione senza prima avere concordato i principali punti dell'accordo con i Liberaldemocratici. Il documento circolato, spiega il portavoce, "è uno di quelli su cui si è lavorato, e conferma le condizioni politiche alla base dei negoziati come sono state illustrate nel post con cui ieri è stata lanciata la consultazione" e in particolare:
– condivisione dei valori di democrazia diretta, trasparenza, libertà, onestà ;
– totale e indiscutibile autonomia di voto;
– partecipazione dei cittadini nella vita politica delle Istituzioni europee;
– schieramento compatto nelle battaglie comuni come la semplificazione dell'apparato burocratico europeo, la risoluzione dell'emergenza immigrazione con un sistema di ricollocamento permanente, la promozione della green economy e lo sviluppo del settore digitale e tecnologico con maggiori possibilità occupazionali".
Le condizioni, ha spiegato ancora Destro, sono state messe a punto dagli stessi leader dei rispettivi partiti, Beppe Grillo e Guy Verhofstadt. Ora si attende l'esito della votazione online, ma per la serata di oggi e' prevista una visita dello stesso Grillo a Bruxelles.
L'accordo ccordo scritto in 4 punti fra il Movimento 5 Stelle e il gruppo Alde al Parlamento europeo sarebbe già stato messo a punto il 4 gennaio scorso a Bruxelles. I punti dell'accordo per l'ingresso del M5S nel gruppo liberaldemocratico guidato dall'europeista belga Guy Verhofstadt riguardano in particolare il "rinnovo della democrazia europea", la "riforma dell'Eurozona", i "diritti e le liberta'" e le "opportunita' senza confini".
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