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Cronaca

M5S, firme false: Busalacchi indagata fa scena muta davanti al Pm

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Tempo di lettura 2 minutiL'attivista pentastellata da qualche giorno non vuole rilasciare commenti e non collabora con il gruppo parlamentare regionale

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di Paolino Canzoneri


PALERMO – In pochi minuti l'attivista del M5S Samantha Busalacchi, indagata per le firme false presentate per le liste comunali del 2012 nel capoluogo siciliano, dopo aver consegnato le sue generalità al Pubblico ministero Claudia Ferrari che l'aveva convocata per un interrogatorio, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. L'attivista fedele all'ex capogruppo alla Camera e suo  "mentore" Riccardo Nuti con questa facoltà ha deciso di contravvenire anche al diktat del leader del movimento Beppe Grillo che in merito alla clamorosa scoperta delle firme false e all'apertura delle indagini aveva tuonato furioso "Chi sa parli".
 
All'origine della vicenda sembra infatti che prima del deposito delle liste delle firme sia sorta l'esigenza di controllare l'esattezza dei dati anagrafici e una volta riscontrati degli errori, onde evitare la cancellazione dei nomi con i dati inesatti ad insaputa degli stessi firmatari, si sia proceduto ad una ricopiatura in un nuovo foglio lista ricopiandone pure la firma, atto assolutamente proibito quale palese reato.
 
"No Comment" perentorio da parte della Busalacchi che da qualche giorno non vuole rilasciare commenti e non collabora con il gruppo parlamentare regionale e al momento non intende neanche autosospendersi dalle fila del movimento. Questa sembra apparire come una "strategia silente" posta in atto da Nuti, consolidata e pattuita con l'ex capogruppo che comunque verrà interrogata lunedi prossimo. L'altra indagata Alice Pantaleone accusata di aver copiato delle firme originali da ex colleghi del movimento, invece, ha risposto ai PM: "Ho chiarito, sono più serena. Ho detto ai Pm che non ero neppure presente". Il suo legale l'avvocato Gianluca Calafiore ha aggiunto: "Non può avere copiato le firme perché non si trovava lì: quindi ha respinto ogni accusa". In tutto i pm hanno iscritto 10 persone e solo alcuni si sono autosospesi dal movimento. La Procura ad oggi conta sulla disponibilità di tre persone a esporre ciò che è accaduto e potrebbe anche venire a capo di tutti quei dettagli necessari a chiarire la vicenda.