Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
Luigi Di Maio rassegna le
dimissioni da capo politico del Movimento cinque stelle. Il ministro lo ha
annunciato, commosso, al termine di un lungo discorso nel quale ha sottolineato
la necessità di rifondare M5s. “Io
mi fido di voi – ha detto –
mi fido di noi e di chi verrà dopo di me. Per arrivare fin qui
abbiamo fatto salti mortali. Hanno iniziato Beppe e Gianroberto e a loro va
tutto il mio grazie di cuore”. “Tanti – ha assicurato – mi hanno
scritto non mollare. Ma
io non mollerò mai il M5S, il Movimento è la mia famiglia“.
“Noi
dobbiamo pretendere il sacrosanto diritto di essere valutati almeno alla fine
dei cinque anni di legislatura.
Io penso che il governo debba andare avanti, perché alla
fine” della legislatura “i risultati si vedranno ma dobbiamo avere il tempo di mettere a posto
il disordine fatto da chi ha governato per trent’anni prima“.
“Le mie funzioni – ha
detto Di Maio – passano a Vito Crimi che
è il rappresentate anziano del Comitato di garanzia, che
ringrazio”. Crimi ha fatto sapere che Di Maio non sarà capo
delegazione a governo.
“Agli
Stati generali – ha detto Di Maio – discuteremo sul cosa, subito dopo gli stati generali passeremo al
chi“. “Sono consapevole – ha detto il ministro –
che parte del Movimento è rimasta delusa e si è
allontanata”. “Ho lavorato – ha detto Di Maio – per far crescere
il Movimento e proteggerlo dagli approfittatori e dalle
trappole lungo il percorso, anche prendendo scelte dure e a
volte incomprensibili. La storia ci dice che alcuni la nostra fiducia l’hanno
tradita ma per uno che ci ha tradito almeno dieci quella fiducia l’hanno
ripagata”.
“Abbiamo
tanti nemici, qualcuno che resiste e che ci fa la guerra. Ma nessuna forza
politica è mai stata sconfitta dall’esterno. I
peggiori nemici sono quelli che al nostro interno lavorano non
per il gruppo ma per la loro visibilità”, ha accusato Di
Maio. “C’è chi è stato nelle retrovie e, senza prendersi
responsabilità è uscito allo scoperto solo per pugnalare alle
spalle”.
“Dalle
leggi che abbiamo approvato – ha avvertito – non
si può tornare indietro. Se proveranno a cancellare la legge
anticorruzione, prescrizione o reddito di cittadinanza ci saranno migliaia di
persone in piazza per impedirlo. E io sarò con loro”.
“La scelta di Luigi Di
Maio di lasciare la guida del M5s mi
rammarica, ma è una decisione di cui prendo atto con doveroso rispetto.
La sua decisione rappresenta una tappa di un processo di riorganizzazione
interna al Movimento ormai in corso da tempo e che, sono persuaso, non avrà
alcuna ripercussione sulla tenuta dell’esecutivo e sulla solidità della sua
squadra”. Lo dichiara il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Le
dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico di M5s “credo che sul governo non avranno effetti.
Sono segnali di un dibattito interno a M5s, che io rispetto, su come stare in
questa fase politica. Io penso che schierarsi
contro il centrodestra sia un punto dirimente“, ha detto
il segretario del Pd Nicola Zingaretti a Rainews 24.
Correlati