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E’ durata oltre quattro ore la riunione del consiglio nazionale del Movimento 5 Stelle per discutere delle critiche di Luigi Di Maio al no all’invio delle armi in Ucraina.
Il leader, Giuseppe Conte, si è detto molto rammaricato ma per momento resta congelata un’eventuale espulsione del ministro degli Esteri.
Ribadita la linea sulla risoluzione che dovrà essere votata al Senato domani, in concomitanza con le comunicazioni del premier Mario Draghi prima di partire per Bruxelles. Il Movimento continuerà nella mediazione con il resto della maggioranza sulla risoluzione unitaria, senza riferimenti alle armi ma ribadendo la richiesta di una de-escalation militare. Per questa mattina è attesa una nota ufficiale sull’incontro. Che bollerà come “immotivate” le critiche dell’ex capo politico, ribadite anche prima dell’inizio della riunione. Ma senza prendere iniziative sulla sua cacciata.
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