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LUTTO NEL MONDO DEL CINEMA: ADDIO AL REGISTA ETTORE SCOLA

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Tempo di lettura 2 minutiPer rendere omaggio al maestro verrà allestita una camera ardente che verrà aperta verso le ore 11 di oggi

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di Angelo Barraco
 
Roma – E’ morto a 84 anni Ettore Scola, pilastro del cinema italiano. Era in coma da domenica sera al reparto di chirurgia del Policlinico Umberto I di Roma, dove era in coma. Il regista era giunto in gravi condizioni domenica. Per rendere omaggio al maestro verrà allestita una camera ardente che verrà aperta verso le ore 11 di oggi. Il cinema di Scola è importante perché mette in mostra un aspetto dell’esistenza umana che spesso viene ignorato da molti registi, ovvero il lato buffo, avventuroso e la vita vissuta in maniera erronea che vale di più rispetto ad una vita vissuta alla ricerca di se stessi. Verso la fine degli anni 40, Ettore Scola collabora con la Rai in qualità di coautore di testi televisivi e radiofonici, interpretati dal compianto Alberto Sordi e Mario Pio. Il suo battesimo alla regia avviene nel 1964 e quattro anni dopo dirige un film di grande successo dal titolo: “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?” con Alberto Sordi, Nino Manfredi e Bernard Blier. La sua strada e quella di Alberto Sordi di incroceranno altre tre volte nei film “La più bella serata della mia vita” del 1972, “i nuovi mostri” del 1977, “Romanzo di un giovane povero” del 1995. Nel 1974 dirige il capolavoro “C’eravamo tanto amati”, un itinerario sulle vicende d’Italia attraverso le storie di tre soggetti, tre amici. Nel 1976 un altro capolavoro firmato Scola vede la luce, “Brutti, sporchi e cattivi”. Sono tanti i capolavori del maestro, e ogni decennio ha potuto ammirarne la grandezza e la bellezza. Il 1980 di apre con “La Terrazza”, ma ne seguiranno tanti altri fino al suo ultimo film da regista “Che strano chiamarsi Federico” del 2013. Nel 2014 è stata realizzata la mostra monografica “Piacere, Ettore Scola”. Sono tanti i messaggi di cordoglio scritti su facebook sa attori e personaggi dello spettacolo in ricordo di Ettore Scola. Alessandro Gassman, figlio di Vittorio Gassman che con Ettore Scola ha girato il famoso film “C’eravamo tanto amati” scrive su Twitter: “Ciao Ettore, ti abbiamo tanto amato, che lezione grande la tua, che regalo il tuo cinema. Tvb”. Carlo Verdone ha scritto sul suo profilo facebook un messaggio per il regista: “L'arte vera ha un privilegio: quello di donare l'immortalità. Un frammento di immortalità all'autore che resta nella storia. Ettore Scola resta nella nostra memoria per sempre. Tutti gli dobbiamo qualcosa perché ci ha insegnato a guardare la vita con ironia, con misericordia, nelle debolezze degli uomini ma anche nelle loro dignità. Molti di noi non esisterebbero senza la lezione di queste anime sensibili. Grazie Ettore. Eri un uomo perbene. E questo è il più grande complimento che tu possa avere. Buon viaggio amico caro”