Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
di Marco Martone
L'eccessiva assunzione del litio è da considerarsi una causa dominante di deformità nell'embrione. Ad affermarlo sono tre ricercatrici della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli -Nadia Ruocco, Maria Costantini e Luigia Santellache hanno condotto uno studio sugli effetti del litio durante la fecondazione e lo sviluppo embrionale.
Le scienziate hanno esaminato gli effetti provocati dall'uso del litio su uova di riccio di mare, modello animale marino. I risultati ottenuti rivestono un interessante aspetto sperimentale, perché nella ricerca condotta si è fatto uso di concentrazioni di litio simili a quelle presenti nel plasma di pazienti trattati con tale elemento. Illitio, infatti, usato fin dagli anni '60 è somministrato a pazienti affetti da disturbo bipolare, sindrome caratterizzata da forte instabilità umorale. Numerosi studi clinici hanno evidenziato che il litio, arreca spesso conseguenze complesse: effetti collaterali più che fastidiosi come nausea, diarrea, confusione mentale, contrazioni muscolari involontarie. Secondo i risultati della ricerca condotta dal team della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, illitio non dovrebbe essere assunto dalle donne affette da …
[ESTRATTO DALL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA VIRTUAL PAPER – PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI PER APRIRE L'EDIZIONE DI OGGI DEL GIORNALE E ANDARE A PAG. 9]
Correlati